Devastazioni Expo, Renzi: “Quattro teppistelli figli di papà”. Alfano: “Rischiato un altro G8”

Salvini: “C’è un ministro dell’Interno che non sa fare il suo lavoro, c’è un presidente del Consiglio che dice sono “quattro teppistelli figli di papà… è una dimostrazione …

Salvini: “C’è un ministro dell’Interno che non sa fare il suo lavoro, c’è un presidente del Consiglio che dice sono “quattro teppistelli figli di papà… è una dimostrazione di incapacità”.

“Gli italiani sanno benissimo da che parte stare. Hanno sciupato la festa? Sicuramente hanno cercato di rovinarcela. Ma lo dico con grande serenità: quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo. E Milano è molto più forte come spirito e determinazione di quello che questi signori pensano”. Lo dice il premier Matteo Renzi in un’intervista al Tg2, nel corso della quale ringrazia “le forze dell’ordine e i cittadini di Milano”.

“Gli occhi del mondo puntati addosso e quattro deficienti incappucciati devastano un’intera città, mentre Alfano probabilmente sta mangiando le patatine fritte allo stand di McDonald’s e Pisapia ci spiega che ripulirà immediatamente, con i soldi degli italiani, i danni fatti dai suoi amichetti dei centri sociali. E Renzi? Renzi usa il manganello…con la minoranza del Pd. Mi vergogno di voi, vigliacchi”. Lo scrive la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Abbiamo rischiato un altro G8”. Cosi’ il ministro dell’Interno Angelino Alfano e’ tornato sugli scontri di Milano, ribadendo che le forze dell’Ordine, “hanno fatto un ottimo lavoro: abbiamo evitato il peggio e garantito che non fosse versato sangue”. “Davvero chiedono le dimissioni? Mi sembra strano, sono in ritardo, visto che negli ultimi 15 giorni non le avevano mai chieste”. Cosi’ poi il ministro Alfano, risponde alla richiesta di dimissioni avanzata da Lega e dai pentastellati per il fatti di Milano.

Personale dell'Amsa e cittadini volontari ripuliscono i muri di Milano e riparano i danni dopo gli scontri avvenuti nel giorno dell'inaugurazione dell'Expo © ANSA

“Tutto il mondo ci ha riso dietro per quello che e’ successo a Milano. Se mi aspetto delle dimissioni di qualcuno? Certo, chi? Beh, direi visto la preparazione messa in campo in un evento del genere direi a caso. Sorteggiamo”. Matteo Salvini, leader della Lega Nord oggi a Genova per un evento elettorale ha ribadito la necessita’ di un passo indietro della “catena di comando” dopo quanto avvenuto ieri a Milano “Qualcuno deve ripagare i danni ma il danno alla citta’ non lo ripaga nessuno”. Salvini ha poi attaccato il premier Renzi: “C’e’ un ministro dell’Interno – ha aggiunto – che non sa fare il suo lavoro, c’e’ un presidente del Consiglio che dice sono “quattro teppistelli figli di papa’…e’ una dimostrazione di incapacita’. Se non si riesce a tenerli a bada questi figli di papa’…deve fare qualcos’altro ma non il Presidente del Consiglio. Abbiamo al governo degli incapaci totali”.

“A Milano cinque arresti soltanto. A Roma novanta per droga e borseggi. È chiaro che a Milano l’ordine politico del governo era di non arrestare i criminali. Me lo confermano messaggi di esponenti delle forze di polizia che mi dicono di aver ricevuto espliciti ordini in tal senso”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi). “Se ciò sarà confermato – prosegue – siamo al favoreggiamento del crimine da parte dei vertici del governo. Chiediamo l’audizione immediata in Parlamento dell’esecutivo. Si deve poi agire penalmente contro il magistrato che non ha confermato il fermo di estremisti che ha lasciato a piede libero. Su questo fatto faremo una dettagliata inchiesta con la collaborazione di appartenenti alle forze dell’ordine. Le parole odierne della prefettura e dei vertici della polizia lasciano sgomenti e offrono spazio per azioni legali dei danneggiati non solo nei confronti dei devastatori ma anche di coloro che li hanno lasciati agire. I comunicati purtroppo sono chiari e sono prova di un concorso nel reato. Siamo con poliziotti e carabinieri vittime dei violenti, di chi li sostiene nella politica, nello spettacolo e nella comunicazione e vittime infine della viltà dei vertici di governo”.

“Mi sento un cittadino indifeso e impotente. E’ stata una violenza gratuita e preordinata a convenienza di qualcuno. Siamo sicuri che non si potevano fermare prima?”. A parlare e’ un commerciante di Milano, titolare socio di uno dei negozi assaltati dai black bloc ieri durante il corteo della ‘No Expo May Day’. Il giorno dopo la ‘battaglia’, Milano raccoglie i cocci, mette le ‘pezze’ sulle vetrine sfregiate e si interroga su un manipolo di facinorosi con una “capacita’ organizzativa di cui dobbiamo avere paura”, sottolinea il commerciante. Le prime vetrine sfondate sono lungo via De Amicis, una concessionaria d’auto, un negozio di cucine, uno di porcellane, un’agenzia viaggi, un punto vendita di surgelati, per finire ad armarsi di pietre scalpellando con i martelletti il muretto dell’Istituto Orsoline San Carlo, a ridosso di piazza Sant’Ambrogio. La furia delle tute nere si scatena definitivamente in via Carducci, lanciando molotov, bombe carta e petardi, infrangendo quasi tutte le vetrine che trovano sul loro cammino, nell’ordine un’agenzia immobiliare, un ottico, le filiali della Cariparma e dell’Unicredit, una gioielleria, fino alla sassaiola, alla vernice rossa e bianca e alle uova lanciate contro la sede dell’Enel, incendiando le prime auto e imbrattano i muri. Scritte in italiano, inglese e francese, persino in latino. La polizia ha effettuato cinque arresti per resistenza aggravata dall’uso delle armi e dal numero di persone coinvolte. I carabinieri hanno denunciato 14 persone, fermate a conclusione della manifestazione, 12 uomini e 2 donne, per possesso di armi improprie e devastazione. La polizia locale ha denunciato altre 3 persone, intercettate in corso Magenta, per possesso di armi improprie.

Cittadini, personale e mezzi del Comune avevano iniziato i primi lavori di ripristino e anche questa mattina, in alcuni casi anche prima dell’apertura dei negozi, in tanti hanno ripulito le vie dei quartieri della città devastate dalla protesta. Si valutano e si contano i danni, ingenti, anche se per ora una stima complessiva non è stata ancora fatta. Intanto i giudici sono al lavoro: l’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta della Procura di Milano, che dovrà accertare le responsabilità per i violenti disordini di ieri, è quella di “devastazione”, che prevede pene fino a 15 anni di carcere.

La Regione Lombardia ha annunciato che metterà a disposizione un milione e mezzo di euro per risarcire i cittadini dei danni subiti durante gli incidenti.

 

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9 commenti

  1.   

    Ed eccola la Maidan che tutti si aspettavano con tanto di Black Bloc con lecostose tutine nere appena stirate in stile ISIS. E’ un copione gia visto che solo chi non vuol vedere non vede o finge di non accorgersene.

    da Adnkronos:

    Scontri e guerriglia urbana a Milano per il May Day contro l’Expo. A manifestare almeno 15mila persone. Il corteo era iniziato in modo pacifico con gli organizzatori che hanno intonato slogan contro l’Expo e il governo di Matteo Renzi. Dopo circa un’ora però sono comparsi gli incappucciati e i black bloc, che hanno cambiato volto al corteo. Vestiti di nero e incappucciati, hanno iniziato a sfasciare qualsiasi cosa sul loro percorso.

    In via Carducci manifestanti antagonisti in nero hanno creato un vero e proprio blocco al centro della strada per proteggere altri manifestanti che con asce, bastoni, e martelli hanno colpito vetrine, fermate autobus e distrutto le telecamere di sicurezza. Il clima è diventato sempre più teso e sono esplose diverse bombe carta. Alcuni manifestanti pacifici sono stati aggrediti verbalmente per aver voluto fotografare. Sono state colpite anche diverse auto in via Leopardi.

    C’è stata una vera sassaiola contro la polizia posta ai lati del corteo. Non solo sassi, ma………………..
    http://www.stampalibera.com/?a=29480

  2.   

    Expo, l’esposizione del lavoro gratis
    – di Alessandro Procacci –
    Oggi primo maggio 2015 apre ufficialmente l’esposizione universale altresì chiamata “EXPO”. “O tempora o mores”: Un nome decisamente altisonante per una sagra paesana! Di questi tempi si usa così e difendere più di 10,000 lavoratori, che vengono trattati da “volontari”, vuol dire porsi in opposizione al futuro e difendere antichi privilegi di una casta che costa sempre di più. Saranno proprio più di diecimila coloro i quali presteranno le proprie prestazioni lavorative senza vedersi corrisposto alcun salario né rimborso spese oltre al buono pasto giornaliero. La conclusione più ovvia è che non solo i lavoratori, in maggioranza giovani,…………
    http://www.informarexresistere.fr/2015/05/02/expo-lesposizione-del-lavoro-gratis/

  3.   

    A settembre la Nato userà l’Italia per esercitarsi alla guerra con la Russia e nessuno lo sa
    Intervenendo al Convegno “#NoGuerra #NoNato, Per un Paese sovrano e neutrale” tenutosi oggi al Senato, Manlio Dinucci affronta la questione dell’escalation delle tensioni con la Russia. “Quando parlo di Russia, non parlo di angioletti. Ma in base agli interessi economici e politici della Russia, la domanda a cui nessuno risponde è: conveniva a Mosca aprire un fronte in Europa? Certo che no”. Piazza Indipendenza a Kiev è stata a lungo preparata, ci sono le prove e ora c’è un nuovo fronteggiamento sempre più pericoloso.
    Poi Dinucci si è soffermato sulle varie esercitazioni militari della Nato che lasciano presagire uno scenario drammaticamente pericoloso. Dopo una prima fase definita “magnifico balzo” (Noble Jump) tenutosi in aprile in Polonia con la partecipazione di forze tedesche e italiane, si è avuta la seconda recentemente a largo della Scozia, definita Joint warrior, e per ammissione della stessa Nato è stata la maggiore esercitazione navale: vi partecipano dall’11 al 24 aprile 50 navi da guerra (tra cui un gruppo italiano) e 70 cacciabombardiere…………
    http://www.informarexresistere.fr/2015/05/01/a-settembre-la-nato-usera-litalia-per-esercitarsi-alla-guerra-con-la-russia-e-nessuno-lo-sa/

  4.   

    ECCO COME CI DISPREZZA L’IMPERO
    Bastano undici minuti e mezzo per capire cos’è in questo momento l’imperialismo nordamericano. Non dico altro: spendete questa piccola porzione della vostra esistenza, guardate questo video tradotto da Pandora TV per accorgervi alla fine di saperne di più senza troppe mediazioni giornalistiche, ascoltando tutto dalla viva voce di George Friedman, il capo della Stratfor, un’influente società privata di spionaggio legata a doppio filo con il complesso militare-industriale USA……..
    http://www.nexusedizioni.it/it/CT/ecco-come-ci-disprezza-limpero-4735

  5.   

    L’ultima parte del piano
    Pubblicato 15 aprile 2015 – 12.04 – Da Claudio Messora
    Anche lo storico svizzero Daniele Ganser, nonostante i suoi numerosi impegni sia a livello universitario che ministeriale, è stato accusato di essere un complottista, dopo avere reso note le sue osservazioni sulla guerra per le risorse energetiche che ha portato la NATO in Ucraina, alle soglie della Russia. Potete leggerle in questo stesso blog, nell’articolo “Lo storico svizzero: in Ucraina un false flag. Gli Usa lavorano per dividerci“.

    Ecco, in un video, come lui consiglia di reagire a questa accusa.

    “Sono stato etichettato come complottista. Vi dirò che è doloroso. Non sono un complottista, sono un ricercatore che studia le guerre invisibili. Non è la stessa cosa. Nelle guerre invisibili si indaga
    http://www.byoblu.com/post/minipost/vi-daranno-del-complottista-rifiutate-questa-definizione

  6.   

    L’ultima parte del piano
    Pubblicato 15 aprile 2015 – 12.04 – Da Claudio Messora
    Dopo il processo di deindustrializzazione voluto da Prodi, Miterrand e Kohl, passando per Andreotti e compagnia bella, in vista della moneta unica (cfr. “Nino Galloni: come ci hanno deindustrializzato”); dopo la distruzione della domanda interna portata a compimento da Mario Monti, con tanto di candida confessione davanti alle telecamere della CNN (cfr. “Monti confessa, stiamo distruggendo la domanda interna“); dopo la minuziosa opera di aggressione della ricchezza, eseguita con implacabile crudeltà e cinismo da Equitalia (cfr. “Equitalia serviva a distruggere la domanda interna“); dopo la flessibilizzazione del mercato del lavoro e l’indebolimento dei sindacati; dopo la cessione di rami d’azienda strategici ai cinesi e agli americani (Pirelli, Telecom, Fiat-Chrysler, Eni, Enel, Prysmian, Cdp Reti, Ansaldo Energia, Gruppo Ferretti, Fiorucci, Miss Sixty, Cerruti, Benelli e così via); dopo tutte queste cose……..
    http://www.byoblu.com/post/minipost/lultima-parte-del-piano

  7.   

    QUEI RICERCATORI DI VITA EXTRATERRESTRE MORTI IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE…
    A questa conclusione è giunto Timothy Hood, ex consigliere del governo degli Stati Uniti e astronomo amatoriale, il quale ha divulgato la sua idea in una conferenza internazionale tenutasi ad Amsterdam, dedicata alla ricerca di vita extraterrestre.
    Secondo Hood, questa affermazione non riguarda tanto i cacciatori di UFO, ma gli scienziati che hanno dedicato i loro studi alla ricerca di vita extraterrestre intelligente nel cosmo, compresi alcuni astrofisici. L’ex consigliere governativo è giunto a questa conclusione dopo uno studio sull’argomento durato circa 30 anni……..
    http://www.nexusedizioni.it/it/CT/quei-ricercatori-di-vita-extraterrestre-morti-in-circostanze-misteriose-4740

  8.   

    CHI C’È DIETRO I BLACK BLOC? GLI “ANTISISTEMA” CREATI DAL SISTEMA
    – di Salvatore Santoru –
    Che sia il G8, il G20, l’Expo o altri eventi internazionali con grande copertura mediatica, appaiono sempre i cosiddetti “black bloc”, e ogni volta è la stessa storia:automobili bruciate, città messe a ferro e fuoco, scontri con la polizia e così via.
    Oltre a questi eventi, i black bloc…….
    http://www.informarexresistere.fr/2015/05/02/chi-ce-dietro-i-black-bloc-gli-antisistema-creati-dal-sistema/

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