Crisi, Bankitalia ora ammette: “Imprese meno ottimiste sulla crescita dell’Italia”

Lo screening su mille aziende restituisce un quadro meno positivo di quello sbandierato dal governo. Il 30% crede che la situazione generale non sia migliorata. “Pesa il giudizio di …

Lo screening su mille aziende restituisce un quadro meno positivo di quello sbandierato dal governo. Il 30% crede che la situazione generale non sia migliorata. “Pesa il giudizio di chi è più orientato all’export”.

I giudizi di stabilità sulla situazione economica italiana “restano largamente prevalenti, continuando a interessare quasi il 70% delle imprese. Tuttavia, il saldo tra giudizi di miglioramento e di peggioramento della situazione generale, pur restando positivo, diminuisce rispetto al trimestre precedente (12,5 punti percentuali) soprattutto a causa delle opinioni meno favorevoli delle imprese più orientate all’export”. Lo rileva Bankitalia nell’indagine di dicembre su circa 1.000 imprese.

In base ai risultati dell’indagine trimestrale Banca d’Italia-Il Sole 24 Ore sulle aspettative di inflazione e crescita, tra le imprese dei servizi e dell’industria in senso stretto continua la tendenza positiva riguardo alle condizioni di accesso al credito, in atto dalla fine del 2012. Nell’ultimo trimestre il saldo percentuale tra le aziende che segnalano un più agevole accesso rispetto al periodo precedente e quella che indica maggiori difficoltà è aumentato a 3,6 punti percentuali (da 2,7). L’83,8 per cento delle imprese segnala una sostanziale stabilità nell’accesso al credito (81,6 in settembre); le condizioni sono migliorate principalmente tra le imprese di maggiori dimensioni. La percentuale degli operatori che ritiene che la posizione di liquidità sarà sufficiente nei prossimi tre mesi è rimasta sostanzialmente stabile al 65,9 per cento (64,0 in settembre), mentre la quota di coloro che la reputano più che sufficiente si è ridotta al 17,6 per cento (dal 21,1).

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