“Mr. Expo” batte la concorrenza a sinistra ed è il candidato sindaco per Milano. Renzi contento, Grillo attacca: “Competizione truccata”. A Roma affondo dell’ex sindaco: “Lista civica senza più partiti”
Giuseppe Sala è il candidato sindaco del centrosinistra a Milano. Il commissario unico di Expo ha vinto le primarie. Una vittoria aspettata, ma non scontata. Sala ha vinto ma non stravinto. I voti dei suoi principali concorrenti che si sono spartiti le preferenze dell’elettorato più di sinistra, il vicesindaco Francesca Balzani (20.567 quando lo spoglio era al 99% dei seggi) e dell’assessore Pierfrancesco Majorino (13.589, oltre ai 432 di Antonio Iannetta) sommati insieme sono più delle 24.961 preferenze del commissario Expo. E qualcuno osserva che in queste primarie ci sono stati più voti contro di lui che per lui.
Però ha comunque vinto, “felice” del risultato. “Era un passaggio non facile – ha detto – quindi sono molto contento. Mi pare un ottimo risultato”, una vittoria di Milano “con primarie vere” fatte “in regolarità”. Una sottolineatura arrivata dopo che Beppe Grillo ha parlato di “primarie truccate” per il voto di elettori cinesi. “Hanno sempre da ridire sulle primarie quelli che mandano cinquanta persone a fare click”, ha commentato il premier Matteo Renzi, che ha subito chiamato Sala per congratularsi e dargli il suo “in bocca al lupo”. Renzi è molto contento del risultato milanese come ha spiegato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che ha trascorso la serata al comitato elettorale di Sala. Il commissario ha pranzato con i volontari in pizzeria, poi in serata si è chiuso in una stanza con lo staff e un andirivieni di supporter, dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, a Bruno Tabacci che considera quelle di Milano le “uniche primarie vere” a Sergio Scalpelli che sostiene Sala dopo aver lavorato per anni con Stefano Parisi, possibile candidato del centrodestra. Adesso quello che c’è da fare, secondo Majorino, è “andare avanti uniti a sostegno del candidato” per vincere le elezioni il 12 giugno. “Il messaggio forte di queste primarie – ha aggiunto Balzani – è che questa città ha molta voglia di centrosinistra e di vederci uniti”. 60.900 i votanti, circa settemila meno del 2010, ma comunque un buon risultato. “Sono convinto che vinceremo anche a giugno” ha scommesso il sindaco uscente Giuliano Pisapia.
Marino: “Primarie farsa, facciamo una lista civica senza partiti”
Nella corsa al Campidoglio la spina nel fianco del Pd si chiama Ignazio Marino. L’ex sindaco di Roma scalda i muscoli e si prepara a ricandidarsi col supporto di una lista civica ‘marziana’. E lancia un appello agli elettori dem: “Non andate a votare alle primarie. Sono una farsa”. Nel centrodestra intanto Guido Bertolaso declina l’invito di Silvio Berlusconi a candidarsi sindaco, mentre le quotazioni di Alfio Marchini, come espressione del centrodestra, salgono sempre più. “Non mi riconosco più nel Pd di Matteo Renzi. Dovremmo invitare il Pd a rinunciare a primarie farsa a Roma perché il partito ha tradito le primarie del 2013″. Ci va giù pesante il chirurgo dem che oggi si scaglia ancora una volta contro il suo partito. E lo fa parlando alla prima assemblea pubblica di ‘Parte civile. Marziani in movimento’, associazione nata per supportarlo e che potrebbe trasformarsi nell”arma vendetta’ contro il Pd renziano: ovvero una lista civica per il bis della sua corsa al colle capitolino. “Un vero democratico non deve andare a votare alle primarie per dare un segnale chiaro – dice Marino, in attesa del momento giusto per annunciare la sua ricandidatura – Si deve iniziare a costruire una forza civica per arrivare a una candidatura a sindaco. Ai partiti che vogliono sostenere questa forza civica dico: rinuncino ai loro simboli e si uniscano a questa forza civica”.