Il Consiglio dei ministri approva decreto che mira ad accorpare le coop in una holding da almeno 1 miliardo. Il rinvio dei risarcimenti a chi è stato raggirato dalle 4 banche fa infuriare i consumatori.
“Da oggi il sistema bancario italiano sarà ancora più solido”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha presentato il decreto legge sulle banche approvato nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio il Consiglio dei ministri contenente la riforma delle Banche di credito cooperativo, il via libera alla garanzia pubblica sulle sofferenze e le norme che accelerano il recupero dei crediti incagliati.
Per quanto riguarda la riforma delle Bcc, il decreto mira all’accorpamento degli Istituti di credito cooperativo in un una holding che abbia un capitale di almeno 1 miliardo di euro. Le singole banche potranno decidere di non aderire alla riforma, rimanendo dunque cooperative o Spa. In questo caso, però, dovranno avere almeno 200 milioni di euro di riserve e dovranno corrispondere all’erario almeno il 20% di queste riserve.
Le banche di credito cooperativo sono al momento 371. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan stima che ad oggi le banche in grado di rimanere da sole sono in tutto una decina, ma dal momento che il tempo dell’attuazione della riforma è di 18 mesi, se vorranno potranno varare un aumento di capitale.
Il decreto recepisce anche l’accordo con la Commissione europea sulla garanzia di Stato per le sofferenze. Via libera anche alle misure per velocizzare il recupero dei crediti deteriorati. Il governo ha infatti sospeso per tutto il 2016 l’imposta di registro sulle vendite all’asta, una decisione che vale più di 200 milioni di euro.
Il decreto legge prevede anche il riordino del diritto fallimentare, che sarà presentato a breve. Stralciata, invece, la norma sul rimborso ai coloro che hanno perso i risparmi nel salvataggio di Popolare Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche.
Renzi ha spiegato che in realtà non c’è nessun rinvio: “Le misure previste per i rimborsi delle persone che verranno riconosciute come truffate dall’arbitrato sono sostanzialmente pronte e arriveranno a giorni”, ha spiegato. Il governo ha dunque scelto di non modificare le leggi già attive, pertanto farà fede quanto contemplato nella legge di Stabilità 2016. Nei prossimi giorni arriveranno il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e un decreto ministeriale, “che sono sostanzialmente pronti”, ha precisato il Premier. (Teleborsa)
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Rabbia dei consumatori: “Scelta assurda e offensiva”
“Il governo Renzi fa ancora una volta una pessima figura e rimanda alle calende greche i sacrosanti risarcimenti che spettano ai risparmiatori danneggiati dal salvataggio delle 4 banche”, afferma in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando l’ultimo rinvio dei decreti relativi all’indennizzo per i risparmiatori delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti. “Una scelta assurda e offensiva – secondo Rienzi – che dimostra come l’esecutivo navighi ancora in alto mare in materia di risparmio e sia incapace di prendere decisioni urgenti per dare risposte a migliaia di investitori che hanno perso i propri soldi”.
“Con questa decisione – conclude – i risparmiatori sono doppiamente beffati: prima hanno perso tutti i propri risparmi a seguito della decisione del governo, ora sempre per colpa del governo vedono rimandata chissà a quando la possibilità di ottenere indennizzi”.
giaguas
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