L’Osservatorio Inps sul precariato svela le due facce della medaglia Jobs Act: gli sgravi fiscali permettono nuove assunzioni regolari, ma quei contratti hanno perso il 2% di paga. E il 41% sono part-time.
Nel 2015 si sono registrate oltre 2,4 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni (+764.000 posti stabili nell’anno). Lo si legge nell’Osservatorio sul precariato dell’Inps che sottolinea come nell’intero 2014 il saldo dei posti stabili era stato invece negativo per 52.137 unità.
Se si guarda al totale dei nuovi rapporti di lavoro, nel 2015 si sono registrate 5.408.804 nuove assunzioni (+11,1% sul 2014) a fronte di 4.802.833 cessazioni di contratto (-2,3%). Il saldo sul totale dei rapporti di lavoro nell’anno, compresi i rapporti a termine, è positivo per 605.971 unità.
Gli sgravi fiscali trainano le assunzioni – A dicembre si è registrato un boom per le assunzioni a tempo indeterminato grazie agli sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità per il 2015: nel mese, infatti, si legge nell’Osservatorio sul precariato Inps, le assunzioni con l’incentivo sono state 272.512, oltre il doppio di novembre.
Nell’intero anno le assunzioni con gli sgravi sono state 1.442.725, superando le attese del governo. Lo sgravio completo sui contributi Inps per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato è triennale e ha un limite annuo di 8.060 euro.
Retribuzione media lorda nuovi tempi indeterminati -2% – La retribuzione media lorda dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nel 2015 è stata pari a 1.882 euro, in calo del 2% rispetto al 2014, pari a 39 euro in meno. Cresce invece la retribuzione media lorda delle assunzioni a termine che sale a 1.883 euro (+1,5%). Per quanto attiene le trasformazioni a tempo indeterminato, la retribuzione lorda media è stata di 1.997 euro a +5,7%.
Oltre il 41% delle nuove assunzioni fisse è part time – Il rapporto Inps sottolinea poi che oltre il 41% delle nuove assunzioni a tempo indeterminato (senza considerare le trasformazioni da contratti a termine) è stata fatta part time. La maggior parte (704.580) dei contratti part time è orizzontale (si riduce l’orario giornaliero) mentre 28.267 sono verticali e 47.667 misti. Anche nel 2014 il part time superava il 40% dei nuovi assunti fissi.
Nel 2015 venduti 115 milioni di voucher: +66% – Inoltre si conferma il boom della vendita dei voucher: nel 2015 infatti sono stati venduti oltre 115 milioni di “buoni” destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al 2014 (69.172.879), pari al 66,1%. L’Osservatorio sul precariato dell’Inps sottolinea la crescita nelle Isole (+85,2%) anche se il Nord resta l’area nella quale i buoni lavoro si utilizzano di più con quasi due terzi del totale.
Fonte: Tgcom24