L’associazione lancia un nuovo allarme: “Chiedono fino al 10% a nero all’impresa alla quale concedono gli appalti per la manutenzione (con previsioni di spesa fasulle), caricandola sui costi dell’opera”.
Dai dati emersi da uno studio promosso dalla Federcontribuenti, gli amministratori di condominio, risultano diventati una vera piaga per i condòmini. Gestiscono le gare d’appalto riuscendo, con raggiri fantasiosi, ad imporre la propria decisione ad ogni assemblea il tutto perché vivono di quelle percentuali concordate prima con l’impresa. “Chiedono fino al 10% all’impresa alla quale concedono gli appalti per la manutenzione, percentuale caricata sui costi dell’opera a carico dei condòmini, versati a parte e in nero ovviamente”. Per riuscire ad imporre l’impresa amica gli amministratori poco onesti praticano il giochetto “dell’appalto sicuro” e cioè, l’amministratore chiede più preventivi alla stessa impresa su carta intestata falsa in maniera da pilotare la gara d’appalto”. Occhio anche alle imprese di pulizia condominiale o agli appalti per la cura dei giardini.
Va aggiunto che questi amministratori condominiali gestiscono un vero business arrivando a gestire interi quartieri e per vincere la concorrenza di amministratori onesti abbassano il loro ingaggio per poi guadagnare sugli appalti.
“I condòmini di Italia potranno richiedere una consulenza gratuita se sospettato manovre poco corrette da parte del proprio amministratore. Se dalla consulenza emergeranno reati li accompagneremo nel percorso della denuncia alle autorità competenti”.
In Italia abbiamo circa un milione di condomìni nei quali vivono 14 milioni di famiglie.
Fonte: Federcontribuenti