Continua a salire senza sosta nonostante le promesse del governo e lo stallo dell’economia. Nel mondo, soltanto il Giappone batte il nostro paese, siamo al livello di Cipro e Grecia.
Nel 2015 il debito italiano è 132,6% del Pil, il massimo dal 1995, da quando cioè sono state ricostruite le serie storiche. Lo rende noto l’Istat (nel 2014 si attestava al 132,5%). Il dato è inferiore alle previsioni del Governo nella Nota di aggiornamento del Def, che indicavano un rapporto del 132,8%. In valore assoluto, il debito del 2015 si attesta a circa 2.170 miliardi di euro, un livello record. (Ansa)
Per quanto riguarda il debito pubblico l’Italia – in uno studio del Fmi – è tristemente in testa a una classifica che vede un quartetto di paesi «appestati» come Cipro e Grecia (nazioni con un’economia minuscola…) e tra le nazioni industriali a grande Pil, il Giappone. Nella fascia “verde” dei paesi virtuosi ci sono Stati Uniti e Gran Bretagna (quindi viene sfatato il mito della pericolosità del colossale debito pubblico americano pari ad oltre 18 trilioni di dollari). Per Washington e Londra lo «spazio fiscale» risulta ampio, come si vede dal punteggio assegnato dal Fondo Monetario: Gran Bretagna 132,6 punti, Usa 165,1 punti, Germania 167,9. Invece – ecco il dramma – tra le nazioni al top nella classifica del rischio sistemico globale primeggiano Italia, Giappone, Cipro e Grecia. Tutte a livello 0 punti (zero), ovvero con «spazio fiscale» inesistente. Per questo l’Italia è obbligata alla ristrutturazione del debito.
Il Fmi non suggerisce altro che l’ineluttabile: il valore dell’opzione «debito da ridurre» diventa elevatissimo nello scenario in cui si dovesse fronteggiare il rischio di un evento catastrofico. Si chiama Cigno Nero: una crisi finanziaria inaspettata e non prevista che provoca un’impennata dei tassi sui bond sovrani, come è accaduto in Italia quando gli investitori (speculatori) pretesero un premio molto più ampio per l’aumento del rischio sul debito sovrano e di conseguenza provocarono il quasi congelamento di quei bond sui mercati (pre-default). «In altre parole – scrivono gli economisti del Fmi – il debito deve essere ridotto oggi, subito, per abbassare il potenziale rischio di una crisi del debito sovrano domani».
Leggi tutto in: Debito pubblico, il nostro “spazio fiscale” è a zero. Il Fmi ci ha avvertito
“Pil demografico”, così il debito pubblico costerebbe di meno agli italiani - Wsi.co
belfagor
412 commenti
popolarità 232
robyuankenobi
1884 commenti
popolarità 930
peter pan
1595 commenti
popolarità 1066
Vecchio e stanco, chi meglio di me si può immolare???
Ecco, per i due triglioni ci penso io, per i 0,17 pensateci voi….
Per il masso suggerisco di utilizzare Rocco Siffredi molto meglio di quello in effige, mentre per il resto solo una bella patrimoniale potrebbe aiutare questo Stato dissestato… naturalmente basta che non tocchino io me medesimo… per il resto tuto va ben tuto fa brodo!
belfagor
412 commenti
popolarità 232
robyuankenobi
1884 commenti
popolarità 930