Sulla Rete si possono comprare droga, armi e organizzare frodi finanziarie con profili social rubati o scambi di materiale pedopornografico. Alla scoperta del “buco nero” con i dati del Rapporto Clusit.
Il Dark Web, l’internet oscuro, usato per la vendita di sostanze stupefacenti, frodi finanziarie, pedo-pornografia e organizzazioni terroristiche come l’Isis,produce un giro d’affari tra i 300 mila e i 500 mila dollari al giorno. Questo ambiente online “sommerso” è un insieme di contenuti accessibili pubblicamente che sono ospitati in siti con indirizzo IP nascosto.
Il dato allarmante emerge dal Rapporto Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, che rileva inoltre come nel 2015 si sia registrata un’impennata delle cyber-aggressioni nel mondo alle infrastrutture critiche come centrali elettriche, gasdotti, acquedotti.
Il rapporto evidenzia, poi, come gli attacchi ai servizi online (mail, social network e eCommerce) e al cloud hanno registrato un incremento dell’81%. Tra i settori colpiti anche l’Automotive, che balza del 67% rispetto al 2014.
L’indagine Clusit, rivela poi una sorta di tariffario del “mercato oscuro”. Ad esempio, l’insieme di alcune informazioni personali di un utente viene venduto ad 1 dollaro; “hackerare” un profilo Facebook o Twitter può costare dai 50 ai 200 dollari, mentre per un account PayPal ed eBay il prezzo sale a 300 dollari. Inoltre, il codice sorgente di un “malware” bancario è quotato tra i 900 e i 1500 dollari.
Fonte: Teleborsa