Durissima lettera dell’ambasciatore americano a Roma John R. Phillips: “Nessun suggerimento o raccomandazione degli Stati Uniti, ho fatto solo un commento nell’ambito di un ampio dibattito pubblico”.
“Gli Stati Uniti e i suoi alleati, Italia compresa, lavorano alla pianificazione di una possibile forza di coalizione che possa assistere un governo libico di unità nazionale nel ristabilire la sicurezza nella capitale. Si tratta di una sfida che richiede la collaborazione dell’intera comunità internazionale e della Libia per raggiungere il miglior risultato” e “spetta naturalmente all’Italia decidere e definire i dettagli del suo impegno”.
Così John R. Phillips, ambasciatore Usa in Italia in una lettera al Corriere della Sera nella quale torna su una sua recente intervista allo stesso quotidiano nella quale aveva dichiarato “Per quanto riguarda la preparazione e la tempistica, si tratta di decisioni che non sono state ancora prese”, frase che aveva dato adito ad interpretazioni su una presunta ingerenza degli Stati Uniti nella preparazione della forza di sicurezza e stabilizzazione che il ministro della Difesa Roberta Pinotti chiama Liam (Libya International Assistance Mission).
E precisa: “Non si è affatto trattato di un suggerimento o di una raccomandazione da parte degli Stati Uniti. Ho solo commentato nell’ambito di un ampio dibattito pubblico, in cui fonti italiane discutevano il possibile impegno e leadership dell’Italia per un’iniziativa internazionale di sicurezza a sostegno di un nuovo governo libico di unità nazionale”, “gli Stati Uniti apprezzano profondamente il supporto assicurato dall’Italia al processo di pace in Libia e il ruolo che svolge per la stabilità e la sicurezza nell’intera area del Mediterraneo e del Medio Oriente. Il Presidente Obama lo ha sottolineato direttamente al presidente Mattarella in occasione dell’incontro a Washington lo scorso 8 febbraio. Desideriamo continuare a collaborare con l’Italia e gli altri partner nel promuovere la stabilità nella regione del Mediterraneo”.