Bild titola: “Il giorno dell’orrore per la Cancelliera”. “In cui si deve prendere atto di una dichiarazione di guerra, e molto seriamente, da parte della destra populista di Afd”.
Grande risultato per la destra populista tedesca nelle elezioni per scegliere i nuovi parlamenti regionali e i governatori in Renania-Palatinato, Baden-Württemberg e Sassonia-Anhalt. L’Afd entra in tutti e tre i parlamenti regionali, supera in ben due casi i socialdemocratici e sfonda nell’Est con un 24% in Sassonia-Anhalt. Duro colpo per il partito di Angela Merkel, che crolla anche nel Baden-Württemberg, considerato “feudo elettorale” della Cdu.
Il trionfo dell’Alternative fuer Deutschland (Afd) è una chiara batosta per Angela Merkel e Sigmar Gabriel, che hanno aperto le porte del Paese ai profughi, accogliendone oltre un milione nel 2015 e rifiutando il reclamato “tetto-limite”.
“Una cesura nella politica tedesca, il centro democratico viene sfidato”, è il commento a caldo del vicecacelliere socialdemocratico, nella serata del “super-Sunday” tedesco, in cui si è andati alle urne in Baden-Wuettemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt. E Bild on line titola: “Il giorno dell’orrore per la cancelliera Merkel”. “Un giorno amaro – si commenta in casa dei cristiano-democratici – in cui si deve prendere atto di una dichiarazione di guerra, e molto seriamente, da parte di Afd”.
Afd: “Non hanno ascoltato le nostre ragione e hanno perso” – “E’ fatta – ha esultato in uno sfogo liberatorio il vincitore di Alternative nel Land di Stoccarda, Joerg Meuthen -. Ci hanno fatto passare per degli idioti. Non hanno ascoltato i nostri argomenti. Ci hanno dato degli estremisti di destra, il che non siamo, e non diventeremo. Ci hanno dato dei razzisti e degli xenofobi, cosa che neppure siamo”.
Il tracollo della Cdu di Angela Merkel – Il socialdemocratico Gabriel è stato salvato dal disastro totale dalla candidata renana: la presidente uscente Malu Dreyer, che si è affermata con netto scarto sull’astro nascente della Cdu, Julia Kloechner, quella che aveva attaccato la linea generosa della sua stessa leader sui richiedenti asilo facendo da sponda alla Csu.
Va constatato che, al di là dell’esito indiscutibile della destra che raccoglie voti di protesta provenienti da tutti i partiti, gli altri portano a casa un risultato complesso da decifrare: chi vince in un Land, perde poi clamorosamente nell’altro. E’ il caso dei socialdemocratici, letteralmente umiliati a Stoccarda e Magdeburgo. Ma anche i Verdi, che riportano un risultato storico in Baden-Wuerttemberg, dove il presidente uscente Winfried Kretschmann li rende primo partito in una regione per la prima volta, superando la Cdu, subiscono una pesante sconfitta, invece, in Renania.
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L’estrema destra di Afd, rimasta fuori dal Bundestag nelle politiche, entrerebbe in tre regioni e in due di esse come terza forza politica.
Si vota oggi in tre decisivi Stati federali tedeschi e gli appuntamenti elettorali in Baden-Wuttenberg, Sassonia-Anhalt e Renania-Palatinato sono diventati un test su Angela Merkel. Il cancelliere tedesco ha dedicato al tema dei migranti l’ultimo comizio di una campagna elettorale dominata dalla crisi che sta sconvolgendo l’Europa, e ha ricordato l’inasprimento della legislazione in materia di diritto d’asilo, deciso dal suo governo nelle ultime settimane. Per chiudere la campagna elettorale, Merkel ha scelto lo Stato del Baden-Wuttenberg, tradizionale feudo conservatore dove l’Unione Cristiano Democratica (Cdu) ha perso il governo alle ultime elezioni, lasciando il passo a una coalizione di verdi e socialdemocratici; e dove sondaggi non prevedono nulla di buono per la Cdu.
Merkel ha difeso la decisione di aprire le frontiere lo scorso autunno considerata la situazione in Ungheria; ma ha anche rivendicato il successivo inasprimento della legislazione riguardante il diritto di asilo, compreso l’accordo dell’Ue con la Turchia, e il suo impegno per accelerare l’espulsione di chi non abbia i requisiti per rimanere in Germania. “Dovete abbandonare il nostro Paese”, “avete perso il vostro tempo”, ha detto rivolta alle migliaia di immigrati economici che continuano ad arrivare nel Paese.
Tra gli applausi dei sostenitori riuniti nella località di Haigerloch, Merkel ha ricordato tutte le opportunità, ma anche gli obblighi, che la Germania offre ai rifugiati e ha avvertito che è loro “dovere” accettarli, non una possibilità. Ha fatto anche riferimento ai gravi fatti di Colonia, lo scorso Capodanno, ricordando le riforme adottate per rafforzare il reato e attuare l’espulsione degli stranieri che si rendano responsabili di un reato: “Chi crede che una donna non può dire nulla, semplicemente si trova nel Paese sbagliato”.
Secondo i sondaggi, nel Baden-Wurttemberg la Cdu può crollare al 29% dei voti, 10 punti in meno di 5 anni fa, mentre i Verdi vedrebbero premiato il loro lavoro con il 32% (8 punti in più). Sarebbero invece puniti dagli elettori i socialdemocratici e l’11% opterebbe per i Populisti di Alternativa per la Germania (AfD), la formazione che raccoglie tutto il malcontento contro la politica di accoglienza dei rifugiati della coalizione guidata dalla Merkel. Nella Sassonia-Anhalt, il land un tempo della Ddr, la destra estrema dell’AfD potrebbe arrivare a raccogliere il 18% dei suffragi; mentre in Renania-Palatinato, il terzo Land in cui si vota, arriverebbero al 9%.
Se si compissero le previsioni della vigilia, l’Afd nato nel 2013 come formazione euroscettica e contraria al salvataggio greco, rimasta fuori dal Bundestag nelle elezioni generali di quell’anno, entrerebbe in tre ‘parlamentini’ regionali e in due di essi come terza forza politica. “In tutta Europa crescono i partiti nazionalisti, disgraziatamente anche in Germania. Però oggi vedremo che la grande, grande maggioranza degli elettori vota per un partito democratico”, ha detto a Parigi il leader del partito socialdemocratico, Sigmar Gabriel, vicecancelliere nella Grosse Koalition. Gabriel ha difeso il valore della solitarietà e garantito che le sue posizioni non cambieranno “per un dieci per cento di estremisti di destra”. Le prospettive dei socialdemocratici nelle elezioni di oggi non sono buone e, oltre alla debacle nel Baden-Wurttemberg, i sondaggi prevedono che possono essere relegati a quarta forza politica nella Sassonia Anhalt, superati dall’AfD.
di Claudio Torre
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicato da Il Giornale
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giaguas
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L’ Afd e’ nata nelle Universita’ tra studenti ed esperti di economia, in una elite piuttosto distante dalla gente comune, che ha capito che l’Euro era solo un vantaggio momentaneo, e che si sarebbe tradotto in disastro economico per il Paese. Afd non dice cose strane, ma le stesse di personaggi della Cdu, compresa la contrarieta’ all’ingresso della Turchia nella UE. Pure i Verdi hanno avuto successo, anche se favorevoli all’accoglienza, ma oggi essere Euroscettici ed antieuro significa essere populisti e di estrema destra.
Il programma di Afd e’ simile a quello di Cameron, che ha pero’ ottenuto subito il consenso di Bruxelles, ma nessuno sogna di chiamarlo xenofobo.
Esprimo grandi dubbi che Sigmar Gabriel si preoccupi molto della accoglienza, invece che degli affari opachi con la Turchia, che, se entrasse nella UE, causerebbe reazioni ben maggiori.
la Merkel ha creduto che la sua strada avrebbe portato all’egemonia dell’Europa, ed ora rischia, credo, di pagarne le spese, ma ridurre tutto ad un problema di migranti e’ stupido e non credo convenga ritenere l’ Afd un gruppo di naziskin: il disprezzo politico si paga sempre.
robyuankenobi
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“È ora che Merkel si dimetta. Catastrofica sui migranti”
La leader dei populisti di AfD Frauke Petry: così si seppellisce l’Europa. Oggi elezioni-test per la cancelliera in tre Länder. Euroscettici verso il boom.
Consuelo
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