Una base unica di partenza per tutti i Comuni per alleggerire il peso dell’imposta dalle spalle degli italiani. Confedilizia esulta per la disponibilità del governo ad aprire un tavolo di confronto.
Il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha risposto, alla commissione Finanze della Camera, a un’interrogazione urgente del deputato della Lega Filippo Busin. E ha aperto al calcolo della tassa rifiuti sulla base di costi standard e anche all’istituzione di un “tavolo di confronto” al proposito, nel quale siano rappresentati i contribuenti, attraverso le organizzazioni che rappresentano i proprietari e gli inquilini. Lo rende noto il Centro studi della Confedilizia, “che si era recentemente espresso in merito facendo presente (anche ai ministri Galletti e Guidi, che non risulta peraltro si siano attivati) la necessità di rivoltare il sistema Tari – spiega un comunicato -, attualmente basato sul perverso sistema della copertura dei costi da parte della tassa in parola, senza peraltro che nessuno – al di fuori degli stessi enti pubblici – controlli questi costi”.
“In particolare – sottolinea la Confedilizia – il viceministro all’Economia e alle Finanze ha evidenziato che la materia è con attenzione seguita dal Dipartimento ministeriale delle Finanze e che ‘l’operatività dell’obbligo da parte dei Comuni di tenere conto, nella determinazione della tariffa della TARI, delle risultanze dei fabbisogni standard, di cui al comma 653 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, è stata differita al 2018 dal comma 27 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016)'”. “L’obbligo in questione – ha fatto ancora presente Morando – potrebbe costituire un valido parametro di riferimento per la valutazione dell’operato dei Comuni in ordine alla determinazione dei costi”.
Per quanto riguarda la possibilità di attivare un tavolo di confronto fra le diverse componenti interessate al controllo della spesa e alla gestione dei rifiuti (proprietari e inquilini) invocato dal deputato Busin, il Dipartimento “ha rilevato – ha aggiunto il viceministro – di aver avviato gli approfondimenti necessari per individuare più specificatamente i settori in cui indirizzare l’analisi e la metodologia da seguire, all’esito delle quali potrebbe essere attivato detto tavolo”.
Nella sua interrogazione, il deputato della Lega Nord aveva rilevato che “da notizie di stampa e – da ultimo – dalla denuncia fatta dalla Confedilizia, si evince che i Comuni stanno aumentando in maniera consistente la tassa sui rifiuti e che gli aumenti sono tali che tra un Comune ed un altro vi è un incremento anche di dieci volte”. Busin aveva inoltre rilevato che “nella determinazione delle imposte, gli enti locali si muovono senza alcun coordinamento, distorcendo i coefficienti che determinano il costo del servizio” e che “negli ultimi 5 anni si calcola che vi sia stata una crescita esponenziale del tributo citato (+55 per cento), tale da far sborsare oltre 3 miliardi di euro in più ai contribuenti”.
Sulla risposta del viceministro Morando, il presidente del Centro studi Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani (nella foto), ha commentato: “Siamo soddisfatti. Le dichiarazioni del viceministro e le intenzioni del Governo aprono a soluzioni che potrebbero finalmente portare ad un rivoluzionamento del sistema Tari nel senso auspicato. In particolare, l’apertura, anche del Dipartimento Finanze, alla possibilità di costituire un tavolo con la rappresentanza dei contribuenti, è un’innovazione che ha una portata storica, sempre finora tentata dalla Confedilizia ma mai riuscita, neanche in punto di impegno programmatico. Speriamo, ora, che anche i ministri interessati (Ambiente e Sviluppo economico) siano sensibili al tema e si attivino”.