Sanità: con blocco del turn over e tagli a rischio le cure neonatali al Sud

Troppa disparità a seconda della regione di provenienza, così le terapie intensive dei più piccoli finiscono “in ginocchio”. L’allarme dei pediatri italiani che spiegano: in costante aumento le …

Troppa disparità a seconda della regione di provenienza, così le terapie intensive dei più piccoli finiscono “in ginocchio”. L’allarme dei pediatri italiani che spiegano: in costante aumento le nascite pretermine.

Le terapie intensive neonatali in molti ospedali del Lazio e nel sud Italia sono state messe in ginocchio dal blocco del turn over e dai tagli, con l’assistenza ai piccoli che è sempre più variabile a seconda della regione di provenienza.

L’allarme è stato lanciato dagli esperti durante un convegno a Roma dal titolo “Bioetica e Pediatria”. “Credo che l’equilibrio di bilancio imposto dal governo alle Regioni e da queste all’assistenza ospedaliera non debba incidere in maniera così significativa sullo standard della salute – ha sottolineato Mario De Curtis, ordinario di Pediatria dell’università La Sapienza -, soprattutto quando si parla di bambini e tanto più neonati”. L’aumento dell’età delle donne che partoriscono, ha spiegato l’esperto, unito all’uso sempre più frequente di tecniche di procreazione assistita, ha di fatto aumentato il numero di prematuri.

Attualmente sui circa 500mila bambini che nascono in un anno in Italia il 7-8% è pretermine, 5mila sono di peso inferiore a un chilo e mezzo e 500-1000 hanno meno di 26 settimane di gestazione. I progressi della medicina, ha sottolineato Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di Pediatria, hanno permesso di aumentare le opportunità di vita e di salute di neonati sempre più prematuri, anche dopo 21-22 settimane di gestazione. “Sicuramente c’è però anche una disomogeneità nell’assistenza perinatale, ci sono regioni in cui i neonati pretermine nascono in centri senza terapia intensiva, o che non hanno attivato il trasporto neonatale assistito, questo crea una differenza che si traduce in una maggiore mortalità e disabilità. L’appello pressante all’omogeneità delle cure è una realtà su cui puntare per migliorare il sistema”.

Tag

Partecipa alla discussione