Scuola, il concorso per i precari verso lo slittamento a maggio

Preparativi al Miur non ancora terminati per le prove, così la data di inizio prevista per il 28 aprile potrebbe essere spostata. Per ora solo 50mila iscritti, ma …

Preparativi al Miur non ancora terminati per le prove, così la data di inizio prevista per il 28 aprile potrebbe essere spostata. Per ora solo 50mila iscritti, ma si attende il boom tra venerdì 25 e mercoledì 30 marzo.

Mancano 9 giorni alla scadenze per le iscrizioni al concorso scuola docenti 2016 (mercoledì 30 marzo 2016, ndr). I tempi stringono e le assunzioni a settembre 2016 diventano sempre più improbabili.

Domenica (20 marzo, ndr) l’anticipazione di OrizzonteScuola, traendola da un documento dell’Usr Toscana secondo il quale la data di partenza della prova scritta sarebbe il 28 di aprile. Data che ci è stata confermata da più parti, ma che, a quanto ci è stato riferito, potrebbe essere superata, dato che ancora al Miur i preparativi per l’avvio delle procedure concorsuali non sono pronte.

Potrebbe essere maggio, dunque, il mese in cui partirà la prova scritta del concorso a cattedra. Il 12 aprile sulla Gazzetta Ufficiale sarà pubblicata la data ufficiale. Uno slittamento che mette ancor più in forse la possibilità di assunzione dei docenti vincitori per settembre 2016.

Conferme, invece, per quanto riguarda i due turni per gli scritti tra le 9 e le 12 il primo, tra le 15 e le 18 il secondo.

Nel frattempo, le iscrizioni al concorso procedono. Ieri sera (martedì 22 marzo, ndr) siamo stati raggiunti dalla telefonata dell’Ufficio stampa del Ministero che ha voluto precisare i numeri esatti delle iscrizioni. Secondo quanto riferitoci, sarebbero 76mila le domande compilate, di cui 47mila quelle già confermate (già inoltrate). Numeri distanti dai 200mila partecipanti attesi, ma al ministero, così ci hanno riferito, si attende il pienone delle richieste a partire da venerdì 25, per raggiungere il picco l’ultimo giorno utile, il 30 di marzo. Il basso numero (50.000) rispetto alle attese è da attribuire probabilmente alle disfunzioni del sistema Polis.

Alle domande pervenute telematicamente bisogna aggiungerne altre ottomila di quei docenti illegittimamente esclusi, che hanno fatto ricorso tramite il sindacato Anief.

di Anselmo Penna

Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Orizzonte Scuola

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