Il dato “costituisce solo una misura indicativa della ‘povertà’, per il fatto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi”.
Al primo gennaio 2016, le pensioni erogate dall’Inps, con esclusione di quelle a carico delle gestioni dipendenti pubblici ed ex-Enpals, sono state 18.136.850. Lo rileva l’Inps, che precisa che “analizzando la distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse”. Il 63,4% delle pensioni, infatti, ha un importo inferiore a 750 euro. Secondo l’istituto previdenziale questa percentuale, che per le donne raggiunge il 77,1%, “costituisce solo una misura indicativa della ‘povertà’, per il fatto che molte pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi”.
Le pensioni agli invalidi civili sono invece 2.980.799 all’inizio del 2016 e il 44,8% sono erogate al Sud, contro il 20,6% del Centro e il 34,7% del Nord. Per quel che riguarda il 2015, l’Inps ha liquidato 1.120.638 nuove prestazioni pensionistiche, delle quali il 51% di natura assistenziale. Le prestazioni di tipo previdenziale sono costituite per il 66,1% da pensioni di vecchiaia, categoria che comprende anche le pensioni anticipate e di anzianità, oltre che i prepensionamenti, erogate nel 55,4% dei casi a uomini. Il 7,4% sono invece pensioni di invalidità previdenziale (il 48,8% erogate a maschi), mentre il 26,5% pensioni ai superstiti (l’88,1% erogate a donne). Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 22,3% da pensioni e assegni sociali (il 35,9% erogate a uomini) e il 77,7% da prestazioni a invalidi civili (il 40,1% conferite a maschi).