“Le società offshore sostengono la guerra di Assad”. Così titola il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung che pubblica nuovi nominativi coinvolti nello scandalo dei Panama Papers, i documenti trapelati dallo studio legale panamense Mossack Fonseca.
Lo schema è ormai scritto: dopo aver pungolato Vladimir Putin, David Cameron e Marine Le Pen, adesso tocca al presidente siriano Bashar al Assad. Un attacco mediatico contro quel “regime” che, seppur eletto democraticamente, è da sempre inviso agli Stati Uniti e a certi leader occidentali.
Le accuse ad Assad sono pesantissime. “Il regime siriano e i suoi scagnozzi – scrive il Sueddeutsche Zeitung – hanno trovato modi apparentemente discreti per aggirare le sanzioni e raccogliere denaro e carburante necessari per la guerra”. Secondo il quotidiano tedesco, un “ruolo importante” sarebbe toccato allo studio legale legato alle società offshore che hanno permesso il sistema che ha coinvolto la cerchia del presidente siriano Bashar al Assad. I documenti mostrano, spiega la testata tedesca, come “dittatori, gruppi terroristici e altre organizzazioni criminali usino società di comodo per eludere le sanzioni e poter così continuare ad agire come prima”. Il Sueddeutsche Zeitung cita come presenti nella lista di clienti di Mossack Fonseca “esponenti apparentemente sanzionati di cartelli della droga di Messico e Guatemala, presunti finanziatori di gruppi terroristi come Hezbollah e al Qaeda, intermediari di autocrati come Robert Mugabe dello Zimbabwe, ma anche aziende che per il loro sostegno al programma nucleare iraniano e nordcoreano”.
di Sergio Rame
Fonte: il Giornale