Mafia Capitale, l’ex magistrato e assessore Sabella: “Ostia come Corleone”

“A Ostia la mafia c’è da tempo. In alcune zone di Ostia, tipo Ostia Nuova, il controllo del territorio, strada per strada, è paragonabile a quello di Corleone, …

“A Ostia la mafia c’è da tempo. In alcune zone di Ostia, tipo Ostia Nuova, il controllo del territorio, strada per strada, è paragonabile a quello di Corleone, Platì o Casal di Principe. Ostia purtroppo non è un posto normale. Con grande dolore, devo dire, ho letto pezzi dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere altri pezzi del clan Spada. Vi dico che è assolutamente identica alle ordinanze di custodia cautelare che io leggevo, emettevo o richiedevo quando facevo il pm a Palermo. E’ assolutamente identica. L’unica differenza con quelle di Palermo è che questa è ancora più motivata, perché a Roma si continua a rifiutare l’idea che alcune parti del suo territorio siano controllate da alcune associazioni di tipo mafioso”. Lo afferma Alfonso Sabella, magistrato ed ex assessore alla legalità di Roma Capitale, a Radio Cusano Campus.

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“Io di Ostia mi sono già occupato nel 1997, quando per un disguido fu scarcerato da Parma il più grande trafficante internazionale di sostanze stupefacenti, Pasquale Cuntrera. Mi bastò guardare i tabulati telefonici per capire che lui da Parma chiamò i fratelli Triassi, che arrivarono a Parma e lo portarono a Ostia. Per me il fatto che ci fosse un insediamento mafioso a Ostia non è una novità”, ha aggiunto.

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“Purtroppo Ostia sconta rispetto agli altri municipi di Roma una discontinuità tra il centro e la periferia. A Ostia è stato tutto più lontano. I cittadini di Ostia non dicono vado in centro, dicono vado a Roma. Questa può essere una banalità, ma la dice lunga. Ostia dovrebbe essere inglobata nella città, a Ostia c’è il mare di Roma”, ha concluso Sabella.

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