La Consob ha avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di esponenti ed ex della Banca Popolare di Vicenza in seguito all’ispezione condotta tra aprile 2015 e febbraio 2016. Molteplici le contestazioni, di cui risponde in solido anche la banca: si va – emerge nel prospetto dell’aumento – dalle irregolarità nella definizione dei profili di rischio dei clienti ai finanziamenti per l’acquisto delle proprie azioni, dalla gestione degli ordini di vendita da parte dei soci alla determinazione del prezzo delle azioni della banca.
650 milioni di richieste giudiziali
Sulla Popolare di Vicenza pendono richieste economiche giudiziali per quasi 650 milioni di euro. A fine marzo “il petitum delle richieste economiche avanzate in sede giudiziale e nei confronti del gruppo è pari complessivamente a 647,4 milioni di euro”, scrive la banca nel prospetto informativo pubblicato in vista della quotazione nella sezione relativa ai “rischi connessi ai procedimenti giudiziari in corso”.
Ok a protocollo per quotazione in borsa
La quotazione e contestuale aumento di capitale della Popolare Vicenza prevede un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e gli attuali soci. È quanto informa l’istituto dopo l’ok Consob al prospetto. In particolare è prevista un’offerta pubblica, per un controvalore minimo, di 375 milioni di euro, pari al 25% del controvalore dell’Offerta Globale rivolta agli Azionisti e al pubblico indistinto in Italia. Un contestuale Collocamento Istituzionale per un controvalore massimo, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, di 1,125 miliardi, pari al 75% dell’offerta globale, riservato ad Investitori Istituzionali in Italia e all’estero.
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In particolare, l’Offerta Pubblica si compone di una tranche riservata agli Azionisti, per un controvalore di 300 milioni pari all’80% del controvalore dell’Offerta Pubblica e al 20% del controvalore dell’offerta Globale. E una tranche rivolta al pubblico indistinto in Italia, per un controvalore di 75 milioni pari al 20% del controvalore dell’Offerta Pubblica e al 5% del controvalore dell’Offerta Globale). In caso di adesione all’Offerta agli Azionisti per un importo complessivo superiore al 20% dell’Offerta Globale, il controvalore della quota riservata all’Offerta per gli Azionisti sarà incrementato, di conseguenza, fino a raggiungere l’importo massimo di 675 milioni, pari al 45% del controvalore dell’Offerta Globale. In tal caso, sarà proporzionalmente ridotta la quota riservata al Collocamento Istituzionale, la quale, comunque, in nessun caso, potrà essere inferiore al 50% del controvalore dell’Offerta Globale.