Nemmeno il coinvolgimento nei file dei Panama Papers intacca la popolarità e il consenso di Vladimir Putin in Russia. Secondo i risultati di un sondaggio condotto dal centro indipendente Levada, infatti, lo “zar” ottiene una percentuale di soddisfazione dell’82% tra i cittadini, estremamente contenti del suo lavoro come capo dello Stato. Solo il 17% degli intervistati, invece, vorrebbe mandarlo a casa.
Forte del consenso popolare, Putin prosegue la sua opera per la normalizzazione del conflitto in Siria. “Le forze russe hanno assestato un colpo potente al terrorismo, creando le condizioni per promuovere il dialogo intersiriano”, ha detto in un messaggio inviato alla V Conferenza di Mosca sulla Sicurezza internazionale, organizzato dal ministero della Difesa. Nello stesso testo ha poi annunciato che “i negoziati riprenderanno approssimativamente il 10 maggio” prossimo.
Nessuna risposta indiretta, dunque, alle accuse mosse martedì 26 aprile dal presidente Usa, Barack Obama, che aveva detto: “Putin vede Nato, Onu e alleanza atlantica come un ostacolo allo strapotere russo”.
>>> Leggi anche Obama accusa Putin: “Per lui Ue e Nato sono ostacoli allo strapotere della Russia”
Non può andare tutto per il verso giusto, anche per uno come Vladimir Putin. Qualcosa, infatti, non ha funzionato durante il primo lancio del razzo vettore russo dal nuovo cosmodromo Vostochny, rinviato dopo aver fatto una clamorosa cilecca, davanti agli occhi visibilmente infastiditi (o meglio, imbufaliti) del capo di Stato.
Il lancio del razzo da Vostochny con Soyuz 2.1A, rimandato a giovedì 28 aprile, servirà a mettere in orbita due satelliti e un nanosatellite sviluppato dall’Università di Samara. La nuova rampa di lancio, nei piani di Mosca, dovrebbe simboleggiare la rinascita e l’orgoglio della corsa allo spazio.