Donald Trump stravince anche le primarie dell’Indiana e Ted Cruz getta la spugna. Lo stesso Kasich, che in Indiana ha ottenuto solo un imbarazzante 7,6 per cento, è in procinto di abbandonare la corsa. Secondo quanto riportano i media nordamericani, il governatore dell’Ohio ha annullato una conferenza stampa in Virginia, sospendendo di fatto la sua campagna elettorale. L’annuncio ufficiale del ritiro è atteso in serata, da Columbus, Ohio.
Il miliardario newyorkese non ha a questo punto rivali nella corsa alla nomination repubblicana. Infrante le speranze dei maggiorenti del Grand Old Party che osteggiano e temono la sua ascesa. Neppure l’alleanza tra Cruz e John Kasich, l’altro candidato, ha potuto frenare l’inarrestabile “The Donald”, che va oltre il 50% dei consensi.
Sul versante democratico, l’Indiana premia Bernie Sanders: secondo le proiezioni della Cnn il senatore del Vermont ha il 53% dei voti contro il 47% di Hillary Clinton.
“Insieme abbiano lasciato tutto sul campo dell’Indiana. Abbiamo dato tutto quello che abbiamo, ma gli elettori hanno scelto un’altra strada. Così, con il cuore pesante ma con un grande ottimismo per il futuro a lungo termine della nostra nazione, sospendiamo la nostra campagna”, dice Cruz ai suoi sostenitori a Indianapolis. Il quarantacinquenne senatore del Texas aveva puntato molto sull’Indiana per dimostrare di poter avere ancora una chance. Se fosse riuscito nel suo intento di arrivare alla Casa Bianca, sarebbe diventato il primo presidente Usa di origini ispaniche, anche se non ha mai puntato su questo aspetto. Anzi, da campione dello schieramento conservatore che si richiama al Tea Party, ha sempre sostenuto la necessità di inasprire le leggi sull’immigrazione, anche costruendo un muro lungo il confine con il Messico.
A questo punto al presidente della Commissione nazionale repubblicana Reince Priebus non rimane altro da fare che chiamare il partito a raccolta intorno al candidato in pectore Trump. “Abbiamo tutti bisogno di unirci e concentrarci” sull’obiettivo di sconfiggere Hillary Clinton, afferma in un tweet. Trump e Priebus erano stati protagonisti di un furioso scontro sul sistema per l’assegnazione dei delegati, dopo che il tycoon di New York lo aveva additato come “una truffa”.