Fondo pensione ente ricerca sul cancro investe in multinazionale del tabacco

Alcuni scienziati britannici che lavorano da anni nelle ricerche contro il cancro hanno scoperto che l’anno scorso il loro fondo pensioni ha investito 211 milioni di sterline (circa …

Alcuni scienziati britannici che lavorano da anni nelle ricerche contro il cancro hanno scoperto che l’anno scorso il loro fondo pensioni ha investito 211 milioni di sterline (circa 290 milioni di euro) nella British American Tobacco, una delle più grandi aziende mondiali di sigarette.

Lo ha rivelato il Guardian, scatenando un’accesa polemica in Gran Bretagna.

UNA RICERCATRICE: “UN OLTRAGGIO” – “Un oltraggio” per il lavoro degli scienziati, ha commentato una ricercatrice al giornale. “Sono indignata all’idea che seppure indirettamente attraverso il nostro tempo e il nostro lavoro, il denaro della Cancer Research Uk venga investito a sostegno dell’industria del tabacco”.
Il fondo ha scelto, con criteri strettamente economico-gestionali, anche altri partner d’investimento inopportuni per chi conduce ricerche sul cancro, come il colosso degli idrocarburi Royal Dutch Shell (344 milioni di sterline di versamenti).
Ma la Bat va oltre il tollerabile, ha insistito la scienziata citata dal Guardian, “perché significa che, seppure solo indirettamente, attraverso il nostro lavoro e il nostro tempo è stato prodotto denaro poi investito per far crescere e sostenere l’industria del tabacco”.

LA REPLICA – La Uss ha replicato assicurando di essere un fondo gestito in modo “responsabile” e con “criteri etici”, e di aver sottoscritto con i partner accordi in base ai quali questi ultimi si impegnano a “riformarsi”. Ma l’industria del tabacco, nell’ottica della European Public Health Association (Eupha), “non è riformabile”.

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