Nuova Economia: Uber e Airbnb ricevono via libera da Commissione Europea

Servizi come l’autonoleggio privato con autista offerto dalla app Uber o il sito internet per affittare casa Airbnb devono essere vietati solo in “ultima istanza”, ha sancito oggi …

Servizi come l’autonoleggio privato con autista offerto dalla app Uber o il sito internet per affittare casa Airbnb devono essere vietati solo in “ultima istanza”, ha sancito oggi la Commissione europea mostrando un orientamento favorevole alla cosiddetta economia collaborativa, che mette in contatto consumatori e privati in via occasionale.

Nelle nuove linee guida presentate oggi, l’esecutivo comunitario ha detto che qualunque restrizione da parte dei governi europei a questi servizi online dovrebbe essere proporzionata all’interesse pubblico in gioco. “Il divieto assoluto e le restrizioni quantitative dovrebbero essere usati come misure di ultima istanza”, si legge in una nota della Commissione.

Le nuove linee guida rappresentano una buona notizia per Uber e Airbnb, banditi da alcune città perché considerati concorrenza sleale rispetto a business tradizionali come i taxi e gli alberghi, soggetti ad autorizzazioni e licenze. Secondo la Commissione, i servizi offerti dalle ‘app’ dovrebbero essere soggetti a tassazione come gli altri operatori di settore ma non obbligati ad adempiere a ulteriori obblighi, se si limitano a essere intermediari tra il consumatore e chi offre il servizio.

Sia Airbnb che Uber sono nati sulla scena web di San Francisco e hanno affrontato, sia negli Usa che in Europa, il muro degli operatori tradizionali, in particolare i tassisti. Secondo il vice presidente della Commissione, Jyrki Katainen, dallo sviluppo dell’economia collaborativa potrebbe nascere la nuova start up europea, valutata oltre 1 miliardo di dollari. “Il nostro ruolo è quello di incoraggiare un sistema di regole che consenta lo sviluppo di nuovi modelli economici proteggendo i consumatori, le condizioni del lavoro e assicurando una equa imposizione fiscale”, ha precisato.

“Non si può imporre il divieto totale di queste attività” dell’economia collaborativa come Uber o Airbnb “se la ragione è proteggere i modelli di business esistenti”. È il messaggio “chiaro” lanciato dalla commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska agli stati membri sulle regolamentazioni restrittive che alcuni, tra cui Francia, Spagna o Germania, hanno adottato sulle piattaforme online che offrono servizi di car sharing o di alloggi in affitto.

Vi è “una legislazione Ue esistente ora” e “se vengono rispettati i criteri fiscali, sociali e di protezione dei consumatori non si può vietare l’attività”, ha sottolineato la commissaria, avvertendo che con le linee guida adottate oggi da Bruxelles su direttive già esistenti “non c’è bisogno di dare agli stati membri tempo aggiuntivo per interpretarle”.

Queste indicazioni, ha quindi avvertito la commissaria, “serviranno da guida sia per le autorità nazionali che per i tribunali locali, ma anche per la Commissione” nel “garantire che la legislazione Ue venga applicata”, anche con procedure d’infrazione se necessario.
 

Tag

Partecipa alla discussione