Anaconda, maxi operazione militare NATO in Polonia. In funzione anti Russia

Una delle più imponenti esercitazioni mai messe in atto dalla NATO è iniziata oggi, martedì, in Polonia. Le manovre, denominate “Anaconda 2016”, dureranno una decina di giorni con …

Una delle più imponenti esercitazioni mai messe in atto dalla NATO è iniziata oggi, martedì, in Polonia. Le manovre, denominate “Anaconda 2016”, dureranno una decina di giorni con la partecipazione di 31.000 soldati di 19 paesi membri dell’Alleanza e 5 esterni.

Il dispiegamento di uomini e mezzi (3.000 veicoli, un centinaio di aerei ed elicotteri, una dozzina di navi da guerra) viene considerato una mezza provocazione da parte della Russia. Di certo le operazioni non contribuiscono rasserenare il clima, ha affermato il portavoce del Cremlino.

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Gli esercizi di coordinamento tra i vari comandi per rispondere a ipotetici attacchi (anche con mezzi chimici e informatici) sono un antipasto del vertice di Varsavia dell’8-9 luglio. La NATO dovrebbe prendere importanti misure a protezione dei suoi membri più esposti. I timori per la sicurezza in Europa sono stati accresciuti dalla guerra in Ucraina e dall’annessione della Crimea da parte della Russia. Inoltre le Repubbliche baltiche e la Polonia da tempo chiedono agli alleati di essere più protette dalle ingerenze del vicino orientale.

 

 

L’espansione della NATO è una “minaccia per la sicurezza nazionale” della Russia. È quanto si legge nella nuova “strategia di sicurezza nazionale” approvata e firmata dal presidente russo Vladimir Putin (nella foto, a sinistra, con il primo ministro Dmitry Medvedev).

Il documento viene aggiornato ogni sei anni e indirizza la politica estera del Paese. Secondo quanto si legge, l’aumento delle truppe NATO ai confini della Russia è definito “una violazione delle norme che regolano il diritto internazionale”.

“L’indipendenza” della Russia sullo scacchiere internazionale ha provocato “la reazione da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, interessati a mantenere il loro dominio nella sfera degli affari internazionali”, è scritto nel documento. “La priorità nazionale della Russia – si sottolinea – è avere lo status di potenza globale di primo piano”.

Il nuovo documento prevede l’uso della forza militare “solo se ogni altra misura risulta inefficace”. In questo senso la prevenzione di conflitti militari viene affidata al mantenimento “a un giusto livello” del “deterrente nucleare” così come di un “giusto grado di prontezza al combattimento delle forze armate”.

di Manlio Dinucci

Inizia oggi, 7 giugno, in Polonia la Anakonda 16, «la più grande esercitazione alleata di quest’anno»: vi partecipano oltre 25 mila uomini di 19 paesi Nato (Usa, Germania, Gran Bretagna, Turchia e altri) e di 6 partner: Georgia, Ucraina e Kosovo (riconosciuto come stato), di fatto già nella Nato sotto comando Usa; Macedonia, che non è ancora nella Nato solo per l’opposizione della Grecia sulla questione del nome (lo stesso di una sua provincia, che la Macedonia potrebbe rivendicare); Svezia e Finlandia, che si stanno avvicinando sempre più alla Nato (hanno partecipato in maggio alla riunione dei ministri degli esteri dell’Alleanza).

Formalmente l’esercitazione è a guida polacca (da qui la «k» nel nome), per soddisfare l’orgoglio nazionale di Varsavia. In realtà è al comando dello U.S. Army Europe che, con un’«area di responsabilità» comprendente 51 paesi (compresa l’intera Russia), ha la missione ufficiale di «promuovere gli interessi strategici americani in Europa ed Eurasia». Ogni anno effettua oltre 1000 operazioni militari in oltre 40 paesi dell’area. Lo U.S. Army Europe partecipa all’esercitazione con 18 sue unità, tra cui la 173a Brigata aerotrasportata di Vicenza.

L’Anakonda 16, che si svolge fino al 17 giugno, è chiaramente diretta contro la Russia. Essa prevede «missioni di assalto di forze multinazionali aerotrasportate» e altre anche nell’area baltica a ridosso del territorio russo.

Alla vigilia dell’Anakonda 16, Varsavia ha annunciato che nel 2017 espanderà le forze armate polacche da 100 a 150 mila uomini, costituendo una forza paramilitare di 35 mila uomini denominata «forza di difesa territoriale». Distribuita in tutte le province a cominciare da quelle orientali, essa avrà il compito di «impedire alla Russia di impadronirsi del territorio polacco, come ha fatto in Ucraina».

I membri della nuova forza, che riceveranno un salario mensile, saranno addestrati, a cominciare da settembre, da istruttori Usa e Nato sul modello adottato in Ucraina, dove essi addestrano la Guardia nazionale comprendente i battaglioni neonazisti. L’associazione paramilitare polacca Strzelec, che con oltre 10 mila uomini costituirà il nerbo della nuova forza, ha già iniziato l’addestramento partecipando all’Anakonda 16.

La costituzione della forza paramilitare, che sul piano interno fornisce al presidente Andrzej Duda un nuovo strumento per reprimere l’opposizione, rientra nel potenziamento militare della Polonia, con un costo previsto di 34 miliardi di dollari entro il 2022, incoraggiato da Usa e Nato in funzione anti-russa.

Sono già iniziati i lavori per installare in Polonia una batteria missilistica terrestre del sistema statunitense Aegis, analoga a quella già in funzione in Romania, che può lanciare sia missili intercettori che missili da attacco nucleare.

In attesa del summit Nato di Varsavia (8-9 luglio), che ufficializzerà l’escalation anti-Russia, il Pentagono si prepara a dislocare in Europa una brigata da combattimento di 5 mila uomini che roterà tra Polonia e paesi baltici.

Si intensificano allo stesso tempo le esercitazioni Usa/Nato dirette contro la Russia: il 5 giugno, due giorni prima dell’Anakonda 16, è iniziata nel Mar Baltico la Baltops 16, con 6100 militari, 45 navi e 60 aerei da guerra di 17 paesi (Italia compresa) sotto comando Usa. Vi partecipano anche bombardieri strategici Usa B-52. A circa 100 miglia dal territorio russo di Kaliningrad.

Una ulteriore escalation della strategia della tensione, che spinge l’Europa a un confronto non meno pericoloso di quello della guerra fredda. Sotto la cappa del silenzio politico-mediatico delle «grandi democrazie» occidentali.

(il manifesto, 7 giugno 2016)

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3 commenti

  1.   

    Secondo  Chossudovsky,  con Anaconda la Nato sta di fatto proseguendo la sua guerra propagandistica, rivolgendosi, in primis, ai media. E il messaggio è chiaro: dobbiamo tenerci pronti a un eventuale attacco di Mosca. Perché la Russia rimane una minaccia.
    Anaconda prelude  al summit della Nato che si terrà a Varsavia tra l’8 e il 9 luglio, dal quale si attende la decisione di posizionare un numero significativo di soldati ed equipaggiamenti in Polonia e nei Paesi baltici. Un summit previsto tra l’altro a poche settimane da quando verrà attivato il famoso scudo missilistico in Romania, come parte dell’ombrello di difesa che Washington vuole azionare dalla Groenlandia alle Azzorre. 
    http://esteri.diariodelweb.it/esteri/articolo/?nid=20160607_383680

  2.   

     

    Il Dispiegamento TERRIBILE di armamenti vecchi come il CUCU..a cosa serve, se non ad incitare gli Europoidi a spendere, spendere per salvarsi dallo Zar Putin…
    Domanda: ma chi difende le coste Americane, quando MAI nessuno ha attaccato gli Stati Uniti ?? La Nato?? Risposta NESSUNO. Ah, beh..allora possiamo dormire tranquilli, i Russi sapranno ben colpire dove fa male…

  3.   

     
    Non lo so, ma nella guerra dopo la prossima, sicuro come l’inferno, useranno le lance!
    Albert Einstein