Il sospetto killer della parlamentare laburista – e filoeuropeista – Jo Cox è stato un “devoto sostenitore” di un gruppo neonazista con sede negli Stati Uniti. Lo ha indicato un’organizzazione per la tutela dei diritti civici. Secondo il Southern Poverty Law Centre, Thomas Mair – che secondo i media britannici ha sparato e accoltellato la deputata – ha un “lungo passato con il nazionalismo bianco”. In base agli archivi ottenuti dal Southern Poverty Law Centre, Mair è stato un “devoto sostenitore dell’Alleanza nazionale, che per decine di anni è stata l’organizzazione neonazista più importante degli Stati Uniti”, ha rivelato sul suo sito internet il gruppo.
Secondo il Southern Poverty Law Center, Mair avrebbe speso oltre 550 euro in opere dell’Alleanza nazionale, gruppo che teorizza la creazione di una nazione popolata esclusivamente da bianchi e lo smantellamento del popolo ebraico. Jo Cox, 41 anni, è stata uccisa ieri nel primo pomeriggio a Birstall, nord dell’Inghilterra. Poco dopo, la polizia ha arrestato il sospetto kille, un uomo di 52 anni, descritto dai vicini come un solitario e identificato dai media come Thomas Mair. Il movente dell’omicidio non è ancora noto, ma secondo i media l’assassino avrebbe urlato “Britain first” – Prima la Gran Bretagna – a questa parlamentare che non aveva mai smesso di elogiare la diversità e aveva sposato la causa dei rifugiati siriani. Secondo suo fratello, Scott Mair, l’uomo ha sofferto di disturbi mentali ed è stato in terapia.
GIA’ MINACCIATA – Jo Cox aveva ricevuto una raffica di mail di minacce negli ultimi tre mesi e la polizia stava considerando la possibilità di aumentare la sua sicurezza. Lo rivela il Times. La polizia locale aveva considerato di incrementare il livello di sicurezza sia alla sua circoscrizione elettorale a Birstall sia alla sua abitazione su una chiatta sul Tamigi, dove viveva con la famiglia. Una fonte ha rivelato che Cox non aveva fatto caso “ai messaggi minacciosi fino a quando ‘la frequenza e il numero non sono aumentati'”. Secondo il Times, però, non ci sarebbero collegamenti diretti tra le mail e l’attacco avvenuto giovedì 16 giugno. Gli investigatori hanno interrogato l’omicida Thomas Mair sulle ragioni del suo gesto.
ronin
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Brexit? A questo punto è inutile votare. Ha già perso ( e ha vinto lo spin)
Marcello Foa
http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/06/17/brexit-a-questo-punto-e-inutile-votare-ha-gia-perso-e-ha-vinto-lo-spin/#
Seguo la politica internazionale da 30 anni e c’è una regola quasi ferrea: ogni volta che gli elettori sono chiamati alle urne sull’onda di una forte emozione collettiva, soprattutto quando viene versato sangue innocente, l’esito diventa facilmente prevedibile e ha una portata tale da ribaltare il quadro politico.
Un esempio recente, la Turchia: alle ultime elezioni politiche, il partito di Erdogan rischiava di perdere la maggioranza necessaria per completare le riforme costituzionali ma la bomba esplosa durante il corteo dei pacifisti ad Ankara ha modificato valori e percezioni degli elettori, inducendoli ad unirsi attorno alle istituzioni. Risultato: Erdogan vinse di nuovo.
Un lettore mi segnala un episodio molto simile a quello avvenuto in Gran Bretagna l’altro ieri.In Svezia nel 2003 gli elettori furono chiamati a votare in un referendum pro o contro l’introduzione dell’euro. I sondaggi davano il no in vantaggio, ma a quattro giorni dal voto, la portavoce del fronte del sì, una donna, Anna Lindh, venne aggredita e uccisa. Le analogie sono straordinarie, anzi stupefacenti: stessa età della Cox (42 anni), omicidio perpetrato da un folle.
Lo stesso scenario avviene ora in Gran Bretagna, amplificato in un Paese che è molto più sensibile della Svezia ai condizionamenti dello spin. Anche perché l’omicidio è stato, sin dall’inizio, marchiato politicamente: l’assassinio avrebbe gridato “Britain first”. Dico avrebbe perché a udire questa frase è stato solo un testimone, mentre altri presenti sulla scena non hanno udito nulla. Ma in questi frangenti le ricostruzioni accurate valgono poco. Conta solo la prima impressione, contano i primi titoli delle agenzie che danno il tono alla vicenda. E infatti tutti hanno titolato “Sangue sul Brexit”, associando implicitamente l’omicidio di Jo Cox agli anti-Ue. Un’operazione vergognosa, ma tipica dello spin.
Il mix è micidiale: – una giovane deputatessa uccisa mentre fa campagna. Ha il volto pulito, aveva un marito esemplare, lascia orfani due creature. – Uccisa da un pazzo che la massacra gridando slogan nazionalisti.
Il tono della campagna cambia: le argomentazioni lasciano spazio al cordoglio, i toni si annacquano e soprattutto muta la psicologia degli elettori indecisi: la rabbia lascia lo spazio alla paura, allo smarrimento. E quando c’è insicurezza non si abbandona la via percorsa finora.
Sarebbe stato corretto – e in una certa misura doveroso – rinviare di alcuni mesi il voto. Ma questo non avverrà, non sarà certo l’establishment a proporlo.
Quell’establishment era angosciato fino a pochi giorni fa e ora dorme sonni tranquillissimi, come certificano i bookmakers e una Borsa improvvisamente ottimista.
Il Brexit ha già perso. Nel peggiore dei modi per una democrazia.
Mulder
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Tu pensi che senza acquistare google non si possa guadagnare altrimenti?? Certo , se non si hanno altre capacita’: come diceva Buffet, non occorre essere intelligenti per speculare in Borsa, basta avere tanti soldi e le informazioni giuste. La Borsa non crea ricchezza, la sposta solo, ed al mondo ci sono tanti stupidi che credono di poter diventare ricchi , facendo invece diventare tali, i soliti noti. Le Mani Fotti la fanno da Padrone..
Non sono uno speculatore, ho sempre investito in mie aziende, e tantomeno lo farei oggi. Il Financial Time dice che da inizio anno sono stati ritirati 90 mld. di $ da Wall Street, ed un motivo ci dovra’ esssere… Se gli usurai di W.S. decidono di ritirare il malloppo, significa che la pacchia e’ finita, ed i rischi sono troppo elevati. Uno di essi ha fatto perdere il 9% su Apple in un solo giorno..
Ma proprio se costretto, avrei scelto titoli Italiani, fra Luxottica, Brembo, Aeffe, Ima questa del mio settore Industriale, che negli ultimi 5 anni hanno realizzato incrementi fino al 500%…Di tecnologie ne abbiamo forse piu’ in Europa, e meno rischiose. Google e’ tutto tuo…diventerai ricchissimo..!!
Consuelo
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L’uomo che viene arrestato, Thomas Mair, è sospettato di aver gridato “Britain First!” (Brexit), quando ha ucciso Cox. Tuttavia, ora testimoni sulla scena, dicono che non hanno sentito nulla di simile.
https://jonrappoport.wordpress.com/
ronin
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A.E. Pritchard – Il Brexit è in sostanza un voto sulla sovranità del Parlamento: ecco perché voterò per lasciare la Ue
http://vocidallestero.it/2016/06/15/a-e-pritchard-il-brexit-e-in-sostanza-un-voto-sulla-sovranita-del-parlamento-ecco-perche-votero-per-lasciare-la-ue/
Dalle colonne del Telegraph, la dichiarazione di voto di Ambrose Evans Pritchard per il Brexit. Nonostante egli non si nasconda i possibili traumi di un’uscita, la scelta è netta: il regime sovranazionale europeo devitalizza la legittimità democratica delle nazioni che lo compongono, senza peraltro costruirne una propria, e ora il popolo britannico ha l’occasione, forse unica, di far valere il suo verdetto su quattro decenni di gestione della UE distruttiva e pericolosa.
di Ambrose Evans Pritchard , 13 giugno 2016
…ecc…
…
ronin
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UN MORTO AIUTERA’ A PRODURNE ALTRE DECINE DI MIGLIAIA. GOODBYE BREXIT?
http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1524
Citai quel terribile studio, anzi, appello, pubblicato dalla più prestigiosa rivista medica del mondo, il The Lancet, che gridava che la UE della NOMENKLATURA stava ammazzando al ritmo di un bombardamento della Seconda Guerra mondiale, in Grecia. Vi ricordate i numeri? Migliaia di feti morti prematuri (aumento del 40%), aumento delle infezioni da HIV del 3000% (sì, tremila) a causa mancanza di siringhe nelle province, ammalati di tumore lasciati a urlare come cani senza morfina fino alla morte, la vita media retrocessa a livello degli anni ’40.
E nessuno può calcolare quanti altri europei sono morti prematuramente a causa di questa catastrofe voluta a tavolino chiamata Maastricht & Eurozona, anche se il fatto che oggi l’11% degli italiani non si può più curare adeguatamente la dice lunga.
Ieri è morta una splendida persona, la parlamentare inglese Jo Cox, donna dalle mille battaglie umanitarie ammazzata da un rivoltante pazzoide in strada. Si dice che l’uomo gridasse “Prima la Gran Bretagna!”, era ovviamente un fanatico pro Brexit, e la povera deputata era invece per rimanere nell’Unione. Sospendiamo per un attimo l’emotività e l’orrore per questo osceno incubo.
Il fatto indubitabile è che l’opinione pubblica inglese ora con una probabilità vicina al 99% si sposterà verso il voto pro UE, mentre gli ultimissimi sondaggi davano Brexit davanti. Anche perché la fanfara della NOMENKLATURA strillerà a 8000 decibel che i pro Brexit sono una masnadsa di fascisti, hooligan, medievali nazionalisti, buffoni alla Farage, estremisti pericolosi ecc. Non finirà più di suonare da qui al 23 giugno. Credo – e spero tanto di sbagliarmi, ma no – che dovremo dire addio a Brexit, dire addio cioè alla più straordinaria opportunità della Storia di distruggere la NOMENKLATURA di Bruxelles che, come detto sopra, uccide diecimila volte di più del bastardo cane assassino di Jo Cox.
Sono senza parole. E giuro, e guardate che veramente lo scrivo con le dita che mi si stanno rattrappendo fino a spezzarmi le falangi, che non posso levarmi dalla testa l’idea che ho sempre ritenuto l’ultima idea che un giornalista vero debba mai intrattenere nel suo cervello, dopo aver esaurito ogni altra ricerca: il complotto. Cazzo, che caso, mi dice una parte della mia testa, Cameron a febbraio cospira con la mega azienda di private security Serco per far partire una campagna segreta di sputtanamento di Brexit. Tutta la NOMEKLATURA dei peggiori ceffi di Bruxelles fa muro contro Brexit. I neo-nazi di Merkel-Schauble ragliano minacce di fuoco, ma tutto quello che ottengono è che i sondaggi volano sempre più verso il voto per uscire dalla UE. Poi arriva la riunione del Bilderberg in Germania, e oplà, uno dei volti più belli e umanamente puliti del ‘Rimaniamo in UE’ viene macellata a pochi giorni dal voto al grido di “Prima la Gran Bretagna!”. Oplà, eh?
Ma io non sono un Blondet o un Mazzucco, io faccio un altro mestiere, il giornalista, e senza l’Edward Snowden del caso Cox io ficco il complotto nella spazzatura, e dico solo una cosa.
Una morte ora rischia con altissime probabilità di permetterne altre decine di migliaia per decenni per ciò che ho scritto due paragrafi più sopra. Sono senza parole, I’m beyond words.
ronin
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Brexit: la sconfitta degli europeisti
di Lorenzo Ferri · giugno 17, 2016
http://illiberale.com/2016/06/17/brexit-la-sconfitta-degli-europeisti/
Osservando la caduta delle borse europee, qualcuno potrebbe pensare che Brexit sia solo l’ultimo diversivo per generare oscillazioni speculative a favore dei soliti hedge fund e poteri forti della finanza. Una cosa però è certa: i timori per il referendum britannico sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea sono forti e le incertezze per le mosse della Fed e della Banca centrale giapponese, di concerto al calo del prezzo del petrolio con il WTI sceso nuovamente sotto i 50 dollari, non solo affondano le borse europee ma aprono lo scenario ad un forte cambiamento economico, a cui la UE sta per andare in contro.
Per gli europeisti Brexit rappresenterebbe una sconfitta totale, innanzitutto perché passerebbe il concetto che si può fare Europa solo per i propri comodi senza rispettare alcun dovere, inoltre perché si lascerebbe al Regno Unito un eccessivo potere da sfruttare esclusivamente per benefici economici, strategici e diplomatici. In sostanza, se dovesse passare Brexit, il Regno Unito non aderirebbe mai ad alcun esercito europeo, non parteciperebbe a salvataggi finanziari e non aderirebbe all’unione bancaria, sfuggendo così anche alla famosa supervisione della BCE.
Bank of England ha espresso la propria preoccupazione, sostenendo però che l’uscita avrebbe ripercussioni negative sull’intera economia globale e la consultazione rappresenterebbe la maggior minaccia alla stabilità finanziaria britannica, e potenzialmente anche a quella mondiale, con il possibile deprezzamento della sterlina e tutte le conseguenze che ne comportano.
Nel suo bollettino, inoltre, la Bce sottolinea che il suo quantitative easing sta aiutando l’economia e un ulteriore stimolo dovrebbe provenire dalle misure ancora da attuare ma non c’è ancora nulla di certo o tangibile. È paradossale se si pensa che stiamo parlando del Paese che, dopo aver fatto domanda di ingresso nella UE per ben tre volte (in quanto per due gli è stato impedito), ha dovuto aspettare che morisse De Gaulle perché la Francia gli concedesse di entrare.
Ora, lo stesso Regno Unito ci snobba: come allora la Thatcher, oggi Cameron. Effettivamente non è facile rimandare al mittente i ricatti e le pretese di un leader politico che non si fa screditare dalla stampa internazionale. È difficile trovare il laburista che chiama LeMonde, Repubblica o El Pais per raccontare retroscena buoni per fare di Cameron lo zimbello d’Europa e liberarsene alle elezioni successive.
La UE, quindi, per come la stanno cavalcando gli inglesi, rappresenta un mero interesse di chi ha la sola intenzione di lucrare alle spalle degli stati membri. La Gran Bretagna da sempre cerca di tenere il piede in due scarpe, in quanto da una parte è molto legata alla propria autonomia ma allo stesso tempo ha costantemente rivendicato il proprio interesse per l’Europa.
Londra è praticamente contraria a tutto quello che si decide a Bruxelles e, come si può constatare dalle ultime “trattative”, le nuove richieste sono in addizione al dissenso sul progetto Europa. Pertanto, in caso di Brexit, la debolezza strutturale dell’economia italiana ci esporrebbe a danni molto rilevanti perché, a prescindere dai rapporti commerciali, un voto britannico favorevole all’uscita dalla UE ridarebbe forza alle scommesse speculative degli hedge fund sulla tenuta dell’Unione e dell’Euro. In altre parole, significherebbe buttare via anni di politiche economiche europee e riforme nazionali.
Sarebbe ora che gli inglesi capissero il concetto che in una famiglia non devono esistere regole individuali ma bisogna collaborare all’unisono affrontando assieme tutte quelle battaglie che già da anni stanno affrontando gli stati membri. Dall’economia all’immigrazione, dal welfare all’ambiente. Purtroppo però, abbiamo tutti gli elementi per dedurre che gli inglesi non sono ancora pronti a mettere da parte gli ideali dell’Impero Britannico e dell Commonwealth per posizionarsi alla pari degli altri stati membri della UE.
Il generale Charles de Gaulle fu l’unico ad essere lungimirante al riguardo: nel lontano 1963 pose il veto alla richiesta di fare entrare la Gran Bretagna nel Mercato Unico e lo ribadì anche nel 1967. Lui gli inglesi li conosceva bene…
ronin
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http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6121&pg=16163
di Giorgio Cremaschi
Non conosco le dinamiche del confronto politico britannico e quindi non so come influirà su di esso il terribile assassinio della deputata laburista Cox, impegnata contro la Brexit. La Borsa di Londra, appena diffusa la notizia degli spari contro la parlamentare, ha invertito la spinta al ribasso ed è risalita. Si sa la finanza non ha anima ma gioca sull’animo altrui. Evidentemente i poteri economici tutti schierati a favore del Remain , sperano che il delitto convinca i britannici a rifiutare la Brexit. Io spero invece che i cittadini di quel paese orientati per il SI non cambino idea.
In questo referendum la sola cosa che la UE è stata in grado di offrire sono state minacce. Come del resto aveva fatto con il popolo greco. La UE è allergica alla democrazia e quando questa si manifesta dà il peggio di se stessa. Non un messaggio positivo, non una proposta più avanzata. Si deve stare nella Unione Europea come in una prigione ove ci sia la minaccia estrema per chi vuole evadere.
L’Eurogruppo, al governo italiano che vuol mettere in campo l’imbroglio della pensione col mutuo bancario, ha comunque ribadito che bisogna lavorare fino 70 anni. Altro che rivedere la Fornero.
La Unione Europea è oggi il primo avversario del lavoro e dei diritti sociali, così come è il primo amico delle banche e della speculazione finanziaria. L’Unione Europea è una oligarchia economico burocratica che impazzisce appena i popoli cercano di decidere su di essa. La Unione Europea è un potere non riformabile, che non vuole essere riformato.
Solo se mettono in discussione la UE i popoli del continente possono riprendere a progredire con giustizia, eguaglianza e democrazia. Per questo, nonostante il dolore e lo sdegno per l’assassinio della deputata Cox non cambio idea e soprattutto spero non la cambino i britannici. Brexit.
hedge
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ronin
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Il Giorno dello Sciacallo: “Britain First” Non è Mai Stato Urlato.
Di FunnyKing , il 17 giugno 2016 – 50 commenti
http://www.rischiocalcolato.it/2016/06/giorno-dello-sciacallo-britain-first-non-mai-urlato.html
Voglio ringraziare Mauro Bottarelli per il tempismo (link). Lo aveva scoperto subito l’imbroglio.
Mentre tutta la stampa italiana usciva con “Britain First” ovvero l’urlo con il quale il pazzo che ha ammazzato Jo Kox quella inglese dopo le prime ore nelle quali “qualcuno” aveva suggerito di avere sentito quelle parole faceva già marcia indietro.
Oggi se leggete i quotidiani inglesi la “narrativa” del pazzo pro-Brexit sta già svanendo e rimane il cordoglio per la morte del deputato Cox.
Anche i giornali più schirati cominciano a scriere che il pazzo “avrebbe” “forse” pronunciato quelle parole.
Sono letteralmente schifato per il comportamento della nostra stampa che ancora questa mattina da credito alla bufala del britain first.
In effetti la “bufala” è servita a qualcosa, come mostra Argento fisico:
…
…
…E’ proprio difficile essere europeisti oggi
Mulder
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La Borsa, il Megafono di Ricchi ha festeggiato la morte della Cox, con una provvida salita….In effetti l’ultimo assassinio politico inglese risale a 204 annio fa: l’ 11 Maggio 1812, in cui il primo Ministro Spencer Perceval fu ucciso a bruciapelo da un Banchiere. Il barbaro uso viene ripristinato alla vigilia di un voto che rischia di dare un colpo fatale alle finanze globali.
Belli i tempi in cui i Banchieri sparavano in prima persona, quando fino ad oggi il loro “Progetto Paura” non ha funzionato sugli Inglesi, dato il voto alquanto incerto. Il vero problema, dichiarato dai funzionari Europei, e’ che il successo della G.B. dopo l’uscita, potrebbe stimolare un effetto a catena, togliendo la paura dell’ignoto.
Se non fossero condizionati dagli stati emotivi, dovrebbero aumentare i voti per l’uscita , nel capire lo stato in cui ci stanno portando, in questa EU…
Consuelo
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Balordi. Questi balordi sembrano darsi appuntamento ogni qualvolta c’è in gioco qualcosa di grosso: vuoi negli U.S.A per le presidenziali, vuoi in G.B per il brexit, tanto per citare gli ultimi fatti..