Elezioni Usa: pistola, “il modo piu’ semplice per sparare a Trump”. Arrestato a Las Vegas

Un ventenne di nazionalita’ britannica e’ stato arrestato dopo essere stato fermato mentre tentava di rubare la pistola di un poliziotto durante un evento elettorale di Donald Trump …

Un ventenne di nazionalita’ britannica e’ stato arrestato dopo essere stato fermato mentre tentava di rubare la pistola di un poliziotto durante un evento elettorale di Donald Trump a Las Vegas e sospettato di volerla usare per uccidere il candidato repubblicano. E’ “il modo piu’ semplice per sparare a Trump”, avrebbe detto il giovane una volta bloccato dalle autorita’. Stando alla denuncia presentata dall’ufficio del procuratore del Nevada, sabato il giovane aveva avvicinato un poliziotto in servizio al Treasure Island Casino di Las Vegas dove era in corso un evento elettorale a sostegno di Donald Trump e, accorgendosi che l’arma era accessibile, aveva impugnato la fondina dell’agente e il manico della pistola con entrambe le mani. Secondo la denuncia inoltre, il ventenne “ha spiegato che quello sarebbe stato il modo piu’ semplice di procurarsi una pistola per uccidere Trump”, affermando inoltre che “se fosse stato libero avrebbe ritentato”, riferisce NBCnews sul suo sito.

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Trump licenzia manager della campagna elettorale. Sondaggi in forte calo

“Sei licenziato!”. La citazione è di Donald Trump ai tempi del reality show The Apprentice. Adesso il candidato repubblicano in corsa per la Casa Bianca ha puntato il dito ammonitore contro il manager della sua campagna elettorale, quel ‘fedele’ Corey Lewandowski che il tycoon aveva difeso a spada tratta contro le accuse di aver strattonato una giornalista (poi cadute), ma che adesso risulta personaggio troppo scomodo in vista dello showdown con Hillary Clinton. Trump ‘aggiusta’ così il passo, rimescola lo staff, sembra ascoltare adesso più di prima chi gli consiglia di essere più conciliante, di ammorbidire se non i toni (prova anche quello ma ad intermittenza) quantomeno il suo approccio verso il resto del partito repubblicano, chi gli suggerisce che è tempo di stemperare le tensioni prima della convention del Grand Old Party a Cleveland tra un mese esatto.
Perché adesso l’obiettivo è battere Hillary Clinton, che negli ultimi sondaggi è in vantaggio e prende quota, sembrerebbe anche dopo la strage di Orlando. “Non so perché”, risponde Lewandowski a chi gli chiede i motivi del suo licenziamento, mentre torna a giurare fedeltà al leader che vuole vedere presidente degli Stati Uniti. Però dalle indiscrezioni emerge che il 42enne non era granché amato dai colleghi, c’erano state frizioni. E poi – si dice in queste ore – “è una testa calda”. E pare che questa volta a fare da grillo parlante presso l’aspirante presidente sia stata la figlia Ivanka insieme con il marito Jared Kushner che va assumendo sempre maggiore peso nell’entourage del suocero-candidato. Una questione di alchimia, insomma.
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