Il Senato degli Stati Uniti ha respinto quattro proposte legislative volte ad aumentare il controllo delle armi da fuoco nel Paese, a una settimana dalla strage di Orlando, in Florida, costata la vita a 50 persone. Nessuna delle proposte presentate (due dai repubblicani e due dai democratici) ha ottenuto il minimo di 60 voti necessari per andare avanti.
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Due delle misure al voto (una democratica, l’altra repubblicana) erano abbastanza simili in quanto a obiettivi, ossia impedire che le persone indagate per terrorismo possano acquistare armi, ma erano differenti nella forma. Quella presentata dal partito democratico concedeva il potere al governo federale, mentre l’altra lo lasciava in mano ai giudici. La terza proposta, presentata dai repubblicani, si concentrava sul tema dell’infermità mentale, per cercare di impedire che le armi cadano in mano a gente con problemi psichici.
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Inoltre, chiedeva di aumentare i fondi federali per attuare il programma di controllo dei precedenti dei potenziali acquirenti. L’ultima proposta, presentata dai democratici, richiedeva a tutti i compratori di armi di sottoporsi a un test dei precedenti, cosa che oggi non avviene in tutti gli Stati degli Usa.