Via libera definitivo dal Parlamento al dl banche: l’aula della Camera ha approvato il provvedimento con 287 voti a favore, 173 contro e 3 astenuti. Dopo la fiducia posta dal governo e incassata martedì 28 giugno con il voto di mercoledì 29 il provvedimento – che contiene misure che vanno dallo sveltimento delle procedure per il recupero dei crediti al rimborso automatico all’80% per gli obbligazionisti rimasti colpiti dalla risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Carige – diventa legge.
“Non vi è servita a nulla la batosta a Roma? Non avete ancora capito? E poi dite che noi siamo il voto di protesta: siete voi la protesta contro il buonsenso” ha detto il deputato del Movimento cinque stelle Alessio Villarosa intervenendo nell’aula della Camera durante le dichiarazioni di voto sul dl che ha visto, appunto, i cinquestelle votare contro.
Decreto bis, ecco cosa prevede
Il decreto legge 59 del 2016 nasce dall’esigenza di ‘rimediare’ agli errori causati dal provvedimento con cui, lo scorso novembre, sono state posti in risoluzione quattro istituti di credito (banca delle Marche, banca popolare dell’Etruria e del Lazio, cassa di risparmio di Ferrara, CariChieti), con la conseguente perdita dei risparmi per migliaia di clienti. Il governo, cinque mesi più tardi, ha messo a punto un secondo DL per restituire, almeno in parte, i soldi persi da chi aveva sottoscritto azioni e obbligazioni subordinate.
INDENNIZZI AUTOMATICI – Gli investitori che hanno acquistato entro il 12 giugno 2014 obbligazioni emesse dalle 4 banche oggetto della procedura di risoluzione nel novembre scorso possono chiedere al Fondo l’erogazione di un indennizzo automatico se ricorre una delle seguenti condizioni: patrimonio mobiliare di valore inferiore a 100.000 euro; ammontare del reddito nel 2015 inferiore a 35.000 euro. L’importo dell’indennizzo automatico è forfettario, pari all’80%.
PEGNO NON POSSESSORIO – Il principio del pegno non possessorio si basa sulla possibilità, per il debitore che offre a garanzia un bene mobile destinato all’esercizio dell’impresa, di poter continuare a utilizzare, lo strumento nel processo produttivo. Lo strumento dovrebbe favorire l’impresa, in caso di bisogno d’accesso al credito.
PATTO MARCIANO – Per i contratti di finanziamento, stipulati tra istituti finanziari e imprese, è introdotta la facoltà di ricorrere al cosiddetto ‘patto Marciano’. E’ previsto che nel caso di finanziamento con garanzia di un bene immobile (che non deve essere la residenza dell’imprenditore) le parti possano stipulare un contratto di cessione del bene stesso, che diviene efficace in caso di inadempimento del debitore.
DTA – Dopo l’out out della Commissione europea, secondo cui le imposte differite attive (deffered tax assets) costituiscono aiuti di Stato, il governo è intervenuto introducendo un canone. Le società potranno così continuare ad applicare le disposizioni fiscali vigenti alle attività per imposte anticipate, a condizione che versino una gabella pari all’1,5% della differenza tra le attività per imposte anticipate e le imposte versate.
RECUPERO CREDITI – Per ridurre i tempi di recupero dei crediti vengono adottati termini più brevi per la facoltà dei debitori di fare opposizione agli atti dell’esecuzione, il giudice deve disporre la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo per le somme non contestate, anche in presenza di una opposizione del debitore, l’acquirente del bene in un’asta giudiziaria può indicare l’assegnazione dello stesso a un soggetto terzo.
LEGGE FALLIMENTARE – Per rendere più celeri le procedure fallimentari si introduce la possibilità di utilizzare le tecnologie telematiche per le udienze e per le adunanze dei creditori. Inoltre può essere revocato il curatore che non rispetta i termini fissati per la procedura.
FONDO SOLIDARIETA’ – Si amplia l’operatività del Fondo bancario di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale del personale del credito. Per agevolare la gestione degli esuberi di personale, l’indennità di sostegno al reddito può essere erogata fino a sette anni, anziché cinque come previsto attualmente, prima che il soggetto raggiunga i requisiti per la pensione.
robyuankenobi
1884 commenti
popolarità 930
robyuankenobi
1884 commenti
popolarità 930