Twitter odia le donne: sono la categoria più colpita da tweet negativi e vengono etichettate con insulti come “vacca”, “prostituta” e “cagna”. È quanto emerge da un rapporto di Vox, l’Osservatorio italiano sui diritti, che ha analizzato più di 2,6 milioni di tweet tra agosto 2015 e febbraio 2016 considerando una serie di termini sensibili. Il 63,1% dei tweet negativi rilevati sono contro le donne. Vox inoltre, grazie alla geolocalizzazione dei cinguettii, ha creato una mappa dell’Italia che permette di individuare le zone in cui l’hate speech è stato maggiormente twittato.
Il rapporto di Vox è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla Camera sull’antisemitismo organizzata dalla deputata Milena Santerini, componente dell’Alleanza parlamentare contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa. Su Twitter i messaggi contro gli ebrei sono stati il 2,2% del totale dei cinguettii rilevati e tra i termini utilizzati negli insulti accanto a “ebreo” e “rabbino” sono comparsi anche “sionista” e “strozzino”. 6.754 è il numero di messaggi negativi, di questi 2.508 sono stati geolocalizzati: Lombardia, Roma e Umbria le zone con più alta densità di intolleranza.
Silvia Brena, co-fondatrice di Vox, parla di una “fortissima esposizione in Lombardia rispetto all’analisi dello scorso anno” e individua due picchi di antisemitismo “con la visita di Papa Francesco al Tempio Maggiore di Roma, quando ha parlato dell’unità tra ebrei e cristiani e nel Giorno della memoria”.