Le stelle non stanno a guardare. Come da italica tradizione politica, quando una forza è vincente scoppia la guerra intestina. Non si salva nemmeno il Movimento 5 Stelle dal morbo, così mentre i sondaggi danno la truppa di Grillo in netto vantaggio sul Pd di Matteo Renzi, le correnti interne di agitano. I muri dei palazzi del potere suggeriscono di tenere d’occhio il sito tirendiconto.it, quello in cui i parlamentari 5 stelle rendicontano ai cittadini sui loro guadagni, le loro spese e le loro restituzioni. I big sono in clamoroso ritardo nel pubblicare le loro documentazioni, addirittura Luigi Di Maio, candidato premier in pectore del Movimento, non da più notizie sui suoi soldi da febbraio. Qualcuno l’ha fatto notare al fantomatico “staff di Beppe” alla Casaleggio Associati, ma per ora solo recall soft per il vice presidente della Camera. Non è tempo di pressioni sul cavallo individuato come vincente. Gli “spioni” si rassegnino.
Ve lo avevamo detto, noi! Come anticipato da Wsi.co il 20 aprile scorso, Matteo Renzi era nervoso per l’eventualità che la magistratura mettesse sotto controllo il suo telefono per un’indagine sulla sua famiglia. E puntuale come un orologio svizzero, è arrivata l’inchiesta. Quella che coinvolge il cognato, Alessandro Conticini, finito nel mirino degli inquirenti per movimenti sospetti di denaro destinato all’Unicef che sarebbe stato “distratto” da una Onlus operante nel terzo settore, dedita all’aiuto del prossimo, di proprietà di Conticini e il fratello. Una brutta gatta da pelare per il premier, già alle prese con una campagna referendaria che potrebbe anche segnare la fine della sua carriera politica. Insomma, avrebbe bisogno di aiuto. Non umanitario, però…
Arcore, andata e ritorno. Perché Schifani ha mollato Alfano per tornare da Berlusconi? Semplice, il potere. L’ex capogruppo di Ncd-Ap al Senato, ha rassegnato le dimissioni martedì 19 luglio, dopo aver visto venerdì 15 luglio il Cavaliere nella sua reggia ad Arcore. La tempistica è quantomeno sospetta, ma in pochi credevano che uno come Schifani sarebbe rimasto a prendere ordini da Renzi, quando ormai tutti i sondaggi lo danno per spacciato. Solo Alfano è rimasto a far da stampella al premier. Alfano e Verdini, pardon. Il primo notoriamente contraddistinto dal nomignolo “senza quid”, appioppatogli oltretutto da Berlusconi, il secondo al suo ultimo giro di giostra, presumibilmente. Prima di finire tritato dal “sentimento popolare” di avversione al premier, il furbo e navigato Schifani ritorna ai lidi sicuri. Della serie, sopravvivere è il mio mestiere.
peter pan
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La Appendino si sta circondando di NOTAV e questo potrebbe essere molto controproducente… io però non ho ancora visto e sentito niente da parte delle due per migliorare le situazioni…. E’ vero che soprattutto la Raggi potrà sempre dire che peggio di come era… però male sarebbe se la situazione peggiorasse….
Qui al mare la raccolta differenziata è un optional, io abituato a casa mia a differenziare persino la carta delle caramelle….; ciononostante la pulizia è assicurata da un ottimo servizio di raccolta rifiuti. A me va bene così….. gli altri si grattino le loro pulci. Amen
robyuankenobi
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peter pan
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