“Sono oggetto di uno dei più gravi errori giudiziari degli ultimi 30 anni. Contro di me è in atto una persecuzione”. Si è sfogato così il ginecologo Severino Antinori fuori dall’aula del procedimento in fase di udienza preliminare che lo vede imputato per diverse ipotesi di reato: rapina, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, estorsione, falso materiale e ideologico. Stando alle indagini condotte dal pm Maura Ripamonti e coordinate dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto, Antinori avrebbe prelevato 8 ovuli a una 24enne spagnola contro la sua volontà. “Mi contestano il reato di rapina aggravata degli ovuli? Non è previsto dal codice”, ha tenuto a sottolineare il ginecologo accusando il pm Ripamonti di “bugia palese”.
E’ stato lo stesso Tribunale del Riesame di Milano a derubricare il reato di rapina in quello di violenza personale aggravata con un provvedimento che nei giorni scorsi il pm Ripamonti ha impugnato davanti alla Corte di Cassazione. Secondo gli inquirenti milanesi, il ginecologo avrebbe anche preteso il pagamento di 28 mila euro da parte di una coppia che si era rivolta a lui nella speranza di avere un figlio. “Finita questa storia – ha assicurato Antinori fuori dall’aula – vado a lavorare in Russia”. Nel frattempo il procedimento milanese si divide: la posizione di Antinori è infatti stata stralciata da quella dei suoi quattro coimputati. Per questi ultimi, che con i loro difensori hanno chiesto e ottenuto un rinvio per valutare eventuali riti alternativi (abbreviato o patteggiamento), il procedimento riprenderà il 12 settembre. Antinori – che proprio ieri ha ottenuto l’obbligo di dimora nella sua casa di vacanza di Sabaudia, sul litorale laziale – è rimasto così l’unico imputato nell’udienza preliminare davanti al gip Magelli. Oggi è previsto il suo interrogatorio in aula. (Askanews)