Il comportamento delle mandrie mi ha sempre affascinato, essendo cresciuta in Kenya e avendo trascorso molto tempo nella savana africana. La migrazione annuale degli gnu vede migrare più di due milioni di animali per trovare pascoli più verdeggianti. Nella loro ricerca potrebbero essere cacciati, inseguiti o abbattuti da carnivori di taglia più grande. Per gli gnu, seguire la mandria non è solo una buona idea ma può essere anche una salvezza per animali deboli in cerca di protezione dai predatori.
Nei mercati finanziari, anche gli investitori vogliono protezione, in particolare quando l’incertezza è diffusa. Tuttavia, cercare protezione seguendo la mandria può lasciarti più esposto che protetto. C’è una linea sottile tra mentalità del gregge positiva e negativa.
Gli accademici e gli esperti di ‘finanza comportamentale’ hanno tentato di individuare e prevedere il comportamento razionale ed irrazionale del pensiero di gruppo per aiutare a prevedere i futuri sviluppi economici. La finanza comportamentale insegna che seguire la massa è un istinto umano naturale motivato da reazioni emotive quali avidità e paura. Tuttavia, c’è qualcosa di cui diffidare: il fatto che gli investitori seguano in massa il trend del momento può spesso generare bolle speculative come la bolla delle Dot-com, e del successivo fallimento, alla fine degli anni Novanta.
Il mercato rialzista degli ultimi anni è stato caratterizzato da un comportamento estremamente avverso al rischio da parte degli investitori, poiché i tassi di interesse hanno raggiunto i minimi storici e una macro incertezza ha generato una fuga precipitosa verso settori difensivi bond proxy, alla ricerca di porti sicuri e rendimenti, portando così scambi concentrati in determinati settori e azioni.
COSA SIGNIFICA CROWDING E QUAIL SONO I RISCHI?
Il crowding è l’eccessiva presenza di azioni nei portafogli di gestori attivi – il consensus trade. Questo fenomeno viene misurato secondo fattori quali partecipazioni istituzionali (attraverso scommesse attive e persistenza del trade), sentiment (price momentum e rating degli analisti sell-side) e aspettative (previsioni su rendimenti e valutazioni).
Gli investitori possono sentirsi a loro agio e sicuri in questi scambi particolarmente “affollati”. Come ha fatto notare il filosofo inglese Bertrand Russell “la paura collettiva stimola istinto del gregge e tende a produrre ferocia nei confronti di coloro che non sono considerati membri del branco”. Tuttavia, è importante essere consapevoli del rischio inerente a questi asset e considerare l’opzione di staccarsi dal gruppo, anche quando le emozioni suggeriscono il contrario. Le differenze, in termini di valutazioni tra asset cosiddetti ‘rifugio’ e tutti gli altri, sono opposte. Si potrebbe paragonare ad una banda elastica che è stata tirata sempre di più che sta per tornare indietro di scatto. Le conseguenze, per gli investitori che corrono ai ripari scegliendo questi asset particolarmente richiesti e percepiti “a basso rischio”, potrebbero essere molto gravi se qualcosa dovesse andare storto.
I titoli particolarmente richiesti tendono ad avere un profilo di rendimento asimmetrico: le buone notizie che arrivano progressivamente in genere non aiutano perché c’è poco spazio per migliorare aspettative già alte. Al contrario, le cattive notizie comportano un rischio di ribasso, a causa delle valutazioni tirate. L’opposto vale per le aziende ipervendute: il sentiment già negativo mette a freno le revisioni negative, mentre le sorprese positive offrono slancio per un rialzo. Bilanciare i titoli particolarmente richiesti con quelli non richiesti può aiutare a mitigare i rischi di ribasso offrendo diversificazione mediante rendimenti correlati negativamente.
QUINDI, DOV’È L’AFFOLLAMENTO?
La seguente tabella mostra quali settori a livello globale hanno le più alte concentrazioni di azioni più richieste (piuttosto che solo il settore più richiesto nel complesso). Esamina la questione in due modi: su base ponderata (ovvero, ogni azione ha lo stesso peso all’interno del settore) sull’asse delle y, e in base alla capitalizzazione sull’asse delle x.
Salute, tecnologia e beni di consumo sono i settori più affollati a livello globale perché vantano stabilità nei guadagni e prospettive di crescita in un clima di crescita economica rallentata, rivelandosi così una calamita per gli investitori. Al contrario, i settori meno affollati a livello globale sono i servizi finanziari e l’energia: conseguenza prevedibile, visti i continui tassi d’interesse bassi e negativi e il calo del prezzo del petrolio che ha guidato il sentiment e le valutazioni a minimi storici.
DISTINGUERSI DALLA MASSA
Quindi come può essere d’aiuto una migliore comprensione del crowding agli investitori? Sebbene le misure di analisi del crowding siano chiaramente interessanti, non possono bastare a creare opportunità. È anche importante cercare indicatori che possano suggerire una futura inversione delle prestazioni, per esempio, un cambio di direzione del sentiment, nel momento in cui i rating e le stime sui ritorni cominciano a migliorare o sono riviste, oppure quando le valutazioni raggiungono i livelli di supporto. Se si paga troppo un asset a basso rischio, si cambia il livello di rischio che si corre. Nell’attuale scenario, vi sono opportunità in quelle aree che sono finite nel dimenticatoio e raramente abbiamo visto valore in quei segmenti di mercato in cui lo vediamo oggi. Poiché è probabile che i settori difensivi continuino ad essere favoriti data l’incertezza politica ed economica, gli investitori devono essere cauti nell’acquistare in un’area già particolarmente richiesta.
Che cosa permetterà di allentare la tiratissima banda elastica? Più questi scambi “affollati” persistono e più si allontanano dal loro valore equo, maggiore è l’opportunità che vadano in fumo.
Se questi scambi raggiungono una valutazione insostenibile o avvengono shock esterni, potremmo assistere a una netta inversione dei prezzi mentre, allo stesso tempo, gli investitori diminuiscono la loro esposizione. La combinazione di una crescita globale in miglioramento e tassi leggermente più alti potrebbe innescare una ripresa veloce dei differenziali di valutazione tra asset percepiti a basso rischio e il resto del mercato.
Lo scambio cosiddetto ‘crowded’ può attirare con inganno gli investitori e portarli sull’orlo del baratro. Tracciare un percorso per un portafoglio di investimento non significa seguire quello che fanno tutti gli altri, bensì cercare valore e opportunità in azioni con solidi fondamentali, a prescindere da quello che fanno gli altri. Conoscere le aree particolarmente affollate può, quantomeno, aiutare gli investitori a costruire il proprio portafoglio ed evidenziare le aree non favorite che potrebbero portare rendimenti interessanti in futuro per i più avventurosi. Soprattutto, conoscere il crowding può aiutare gli investitori ad evitare di trovarsi intrappolati nel fuggifuggi generale quando questi titoli iniziano a perdere.
di Ritu Vohora, Investment Director del team azionario di M&G Investments