Banca etruria, dalla Regione (a guida Pd) 100 euro a obbligazionisti toscani truffati

La Giunta regionale della Toscana ha deliberato martedì 13 settembre lo stanziamento di 200mila euro per attribuire un contributo di 100 euro a testa a tutti quei risparmiatori …

La Giunta regionale della Toscana ha deliberato martedì 13 settembre lo stanziamento di 200mila euro per attribuire un contributo di 100 euro a testa a tutti quei risparmiatori di Banca Etruria e degli altri istituti creditizi sottoposti, nel dicembre 2015, a bail-in e che si sentono truffati per via delle obbligazioni subordinate.

A illustrare il contenuto della decisione è stata la vice presidente della Regione Toscana, Monica Barni: “È una misura di ristoro per gli obbligazionisti subordinati che hanno subito i problemi delle banche, per legge erano stati stabiliti 200mila euro – ha ricordato, nel corso di un briefing coi giornalisti -. Adesso, andiamo a fissare un contributo di ristoro di 100 euro a ciascuna persona fisica che presenta istanza di risarcimento. Stiamo individuando un capofila in un’associazione dei consumatori, ma i cittadini qualunque via abbiano adito, si siano rivolti alle agenzie dei consumatori o abbiano fatto ricorso alle vie legali, possono essere risarciti con questi 100 euro”.

Pertanto, è il concetto di fondo ribadito dall’assessore Barni, “questi 100 euro andranno tutti ai cittadini”. Questa cifra viene basata sulla previsione che, alla fine, a intentare una causa contro gli istituti travolti dal crack saranno circa 2.000 toscani. D’altro canto, a precisa domanda la vice presidente Barni ha confermato che i 100 euro sono stati calcolati sull’effettivo costo per l’espletamento della pratica: “Abbiamo fatto una stima e rispetto alla causa legale questi 100 euro sono una cifra più bassa, ma è un ristoro che dovrebbe coprire quelle che sono le uscite di questi obbligazionisti, quindi si’ abbiamo calcolato la spesa”, ha confermato.

“Il costo complessivo è di 105 euro – ha proseguito -, naturalmente se uno va da un avvocato cresce, ma sono scelte che ognuno può fare liberamente”. E, rispondendo ai giornalisti che insistevano sul punto, ha ulteriormente chiarito: “È una cifra simbolica, ma anche calcolata perché le pratiche possono costare questo importo”.

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