Si è aperta oggi la 56ma edizione del Salone Nautico di Genova, il più grande del Mediterraneo, che ospita, su 180.000 mq. – di cui 100 mila in acqua – 800 espositori e mille imbarcazioni.
L’atmosfera, tra le banchine e gli stand, è di ottimismo. Secondo gli addetti ai lavori la crisi è alle spalle e il mercato interno offre segnali di ripresa; i contratti in leasing per l’acquisto di imbarcazioni sono cresciuti del 44% nei primi cinque mesi del 2106 (+26% in valore assoluto) e il fatturato della nautica è salito nel 2015 a 2,9 miliardi nel 2015 (+17,1% sul 2014).
Nel 2008, prima dell’inizio della crisi, il fatturato italiano della nautica ammontava a 6,2 miliardi di euro, di cui il 47% rappresentato dal consumo interno, sceso agli attuali 350 milioni, il 7-8% di quello che era.
L’Italia resta comunque prima al mondo in termini di export delle unità da diporto entrobordo con una quota del 23,7%, davanti a Paesi Bassi (19,6%) e Germania (15,9%).
Per consolidare la ripresa gli operatori della nautica chiedono ora al governo di fare la sua parte cancellando le troppe leggi che appesantiscono il settore, non reintroducendone di nuove. Restano anche da recuperare i ritardi nell’attuazione della legge delega per la riforma del codice della nautica da diporto, ferma dal 2012, e la realizzazione del registro telematico delle imbarcazioni.