Bufera nel M5S, Pizzarotti lascia: “Movimento consumato dagli arrivisti ignoranti”

Non c’è pace per il Movimento 5 Stelle. Già sotto attacco a Roma per l’escalation di dimissioni nella giunta Raggi, per l’indagine sui rifiuti nella Capitale che coinvolge …

Non c’è pace per il Movimento 5 Stelle. Già sotto attacco a Roma per l’escalation di dimissioni nella giunta Raggi, per l’indagine sui rifiuti nella Capitale che coinvolge anche l’assessora Paola Muraro, per le nuove nomine (un ex Pd e un imprenditore dal passato non proprio cristallino), per le presunte firme false presentate nel 2012 per concorrere alle elezioni amministative di Palermo. Ora ci si mettono anche i sindaci. Anzi, “il sindaco” a dare grattacapi ai 5S.

Federico Pizzarotti, infatti, lascia il Movimento. “Da uomo libero non posso che uscire da questo movimento che non è più quello dell’inizio. Da quelli che volevano aprire il Parlamento e i Comuni, siamo diventati quelli delle stanze chiuse e dei direttori nominati”, scandisce il sindaco di Parma, archiviando l’esperienza amministrativa del primo capoluogo di provincia conquistato dai pentastellati nel 2012.

“Nel Movimento – aggiunge Pizzarotti – serpeggia la paura. Le persone non sono libere di parlare e per questo non possono rappresentare il cambiamento”. Il primo cittadino “dissidente”, tuttora sospeso dal Movimento a causa dell’inchiesta sulle nomine del teatro Regio, che pure si è conclusa con un’archiviazione, aggiunge: “Non è un passo semplice, ma qualcuno deve avere il coraggio di farlo. Visto che dopo 144 giorni né il garante né il direttorio hanno fatto qualcosa per ricomporre una situazione che poteva essere sanata e a me è stata negata la possibilità di sedermi ad un tavolo per spiegare, questa decisione è diventata improcrastinabile”.

Ad uscire, precisa il sindaco, “sono io e non il gruppo di maggioranza, che farà le sue valutazioni. La mia non è una resa, ma una presa di responsabilità. Non c’è nessuna crisi e andremo avanti come sempre”.

Intanto il capo politico del M5s, Beppe Grillo, è a Roma e, secondo quanto si apprende, nel pomeriggio è atteso anche Davide Casaleggio. Il comico nella capitale dovrebbe vedere anche membri del direttorio pentastellato nel giorno in cui, peraltro, il sindaco Federico Pizzarotti ha annunciato il suo addio al movimento.

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Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti lascia i 5 stelle: “Non posso che uscire da questo Movimento che non è quello che era quando è nato. Non sono io ad essere cambiato, è il Movimento”, dice in conferenza stampa in diretta Facebook. “Da uomo libero non posso che uscire”, insiste sottlineando l’isolamento cui è stato messo “in varie situazioni”. E’ “evidente”, ha puntualizzato, “che non si è voluto ricomporre”. E spiega: “Sono stato sospeso con una norma ad personam”, riferendosi alla sua sospensione dopo l’indagine sul Teatro Regio di Parma, poi archiviata dalla procura.

“E’ abbastanza difficile, non è semplice fare questo passo, ma è altrettanto vero che dovevo farlo, il coraggio di prendere una decisione. Un passo che nè il garante nè il direttorio hanno voluto fare”, si sfoga il sindaco di Parma, “dopo 144 giorni da una sospensione illegittima. Una volta – spiega – discutevamo in Rete come volevamo far uscire le proposte, adesso questo regolamento prevede nella piu’ triste tradizione italiana una norma ad personam”. Pizzarotti ha anche aggiunto di essere al momento l’unico sospeso in Italia: “senza Beppe Grillo – ammette- non mi sarei mai alzato dal divano” ma quello che è avvenuto dopo lo ha convinto a fare questo passo. “Da uomo libero non posso che uscire dal Movimento 5 Stelle, da quello che è oggi, non da quello che era appena nato. Quelli del Parlamento – aggiunge – sono diventati quelli delle stanze chiuse”. Pizzarotti ha raccontato di essere stato isolato in varie situazioni ma lo ha fatto attaccando il Movimento: “La paura ce l’hanno loro e non si può rappresentare cosi’ un cambiamento che parte dalla dignità di noi stessi e degli altri”. E attacca: “Si dovrebbero vergognare per non aver preso una decisione. Avrebbero potuto espellermi”. E osserva: “Mi spiace per gli attivisti di non poter continuare questo sogno nella speranza di qualcosa che potesse cambiare”.
“Da quelli che volevano aprire i Comuni, il Parlamento, siamo diventati quelle delle stanze chiuse e questo non siamo noi”, continua nel suo j’accuse. “Ringrazio gli assessori, i consiglieri comunali, gli attivisti, tutte le persone che in questi 4 anni e mezzo ci hanno veramente messo il cuore, messo l’anima in un momento difficile, critico, anche incattivito dal punto di vista umano. Tutte le volte che in questi anni ho puntato il dito rispetto a dei problemi è stato fatto per crescere – ha poi spiegato – sono stato isolato più di una volta in questi anni o additato di essere meno ‘grillino’ di altri, mentre abbiamo visto tante volte valorizzare i fan più sfegatati, le persone che non ti danno mai torto”. Niente è cambiato, ha proseguito Pizzarotti, dal 7 dicembre 2014. “Io non ho mai accettato di avere paura. Sono stato tacciato di voler rovinare il movimento, adesso Di Maio e di Battista mi sembra usino toni decisamente diversi da quelli che usa Grillo, ma io dico giustamente…”. E invece, ha proseguito il sindaco, “questa paura serpeggia in tanti parlamentari che magari, se li incontri agli eventi ti dicono ‘allora come va’? e poi magari hanno paura a farsi una foto insieme, ma la paura ce l’hanno loro. E se avete paura di così poco non siete persone libere, che possono rappresentare veramente un cambiamento, cambiamento che parte dalla dignita’ delle persone, di noi stessi e degli altri “. Poi assicura i suoi concittadini: “Andremo avanti come sempre non si sarà nessuna crisi di maggioranza”. Precisa quindi:
“Non c’è alcuna lista civica oggi. Dobbiamo ancora decidere se candidarci. Sarei stato piu’ contento se fossero venuti qui a parlare e se avessi potuto candidarmi con il Movimento 5 Stelle”. (AGI)

 

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1 commento

  1.   

    Pizzarotti, l’unico simpatico della gioiosa macchina da guerra targata M5S, lascia.
    Rimane  lui, il più democratico dittatore dello Stato….
    Una prece