Il successo di Donald Trump alle elezioni americane soffia sul fronte del ‘No’ al referendum del prossimo 4 dicembre.
O almeno è quello che pensa il Financial Times, secondo cui «i critici di Renzi annusano la vittoria nella battaglia costituzionale italiana».
«INCORAGGIATI GLI ANTI-ESTABLISHMENT». Secondo il Ft la vittoria di Trump «ha ulteriormente incoraggiato quelli del fronte del ‘No’, dominato da partiti anti-establishment che hanno messo in dubbio l’appartenenza italiana all’Eurozona e alla Nato e hanno spinto per un giro di vite sugli immigrati».
«ENERGIA AI DISSIDENTI DEMOCRATICI». A corredo si citano virgolettati di Guglielmo Picchi (Lega Nord), Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Ma si segnala anche che Renzi ha «rigettato qualsiasi paragone tra il referendum e la vittoria di Trump o il voto» per la Brexit. «La sfida posta dal risultato elettorale negli Usa è aggravata anche dal fatto che ha dato energia ai dissidenti di sinistra all’interno del partito» di Renzi, «che stanno facendo campagna elettorale contro le riforme costituzionali», si aggiunge, citando ad esempio Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema.