La leggenda del mondo degli investimenti Bill Gross – gestore del fondo obbligazionario Janus – ha pubblicato una lettera a commento della vittoria di Donald Trump alle Elezioni USA 2016, e ci va giù pesante.
Leggi il testo originale: Populism Takes a Wrong Turn
Secondo il guru dell’investimento, Trump è diventato presidente degli Stati Uniti come “risultato di un’errata interpretazione di ciò che farà grande l’America di nuovo“.
Gross attacca Trump dicendo che “votando contro il pollaio di Hillary Clinton, essi (gli americani, ndr) involontariamente hanno lasciato che Donald Trump entrasse di nascosto dalla porta sul retro. Il suo incarico sarà breve, di quattro anni, ma è probabile che sia dannoso per i disoccupati e chi ha un salario basso” perché “le sue politiche di accrescimento della spesa per la difesa e le infrastrutture combinate con le tasse sulle società più basse per rinvigorire il settore privato continuano a favorire il capitale contro il lavoro, i mercati contro i salari, ed è una continuazione dello status quo”.
In altre parole Gross si rifiuta di prendere anche solo in considerazione il dare a Trump il beneficio del dubbio.
Bill Gross poi elenca alcune delle politiche proposte da Trump – come ad esempio il rimpatrio fiscale o il taglio alle imposte sulle società – che a suo parere non faranno alcuna differenza, anche se poi Gross è abbastanza onesto da ammettere che l’amministrazione della Clinton “probabilmente non avrebbe fatto molto meglio” per poi aggiungere quanto segue:
“Sia i democratici della Clinton che quasi tutti i repubblicani rappresentano lo status quo per le aziende che favorisce i mercati contro i salari; Wall Street contro Main Street.
È per questo che il pubblico americano e in effetti i cittadini del mondo continuano a prendere la strada sbagliata nel loro sforzo di castrare le istituzioni e ritrovare lo slancio perduto decenni fa sui salari reali rispetto ai profitti reali.
Nessuna delle due parti ora come ora dispone di politiche coraggiose al di là della portata dei lobbisti”.
Chiunque sia il presidente degli Stati Uniti, il futuro dell’economia americana subisce la pressione da fattori che sono in gran parte indipendenti dalla volontà dell’inquilino della casa bianca: “le imprese combattono i venti contrari strutturali, quali l’invecchiamento demografico, lo spostamento tecnologico dei posti di lavoro (robotizzazione), la de-globalizzazione e i bilanci estremamente esposti. Il governo deve intervenire, non riducendo le tasse, che sarà aumentano i profitti a scapito del lavoro, ma ponendosi come un datore di lavoro di ultima istanza in modo produttivo”.
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Fonte: Forexinfo.it
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Average assets under management during the third quarter 2016 were $195.6 billion
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