L’Italia ha votato e, a scrutinio completato, vince il No col 59,1% dei voti e il Sì resta staccato di circa 20 punti al 40,9%. L’affluenza alle urne – molto alta e a livelli record – si attesta al 65,5%. Una bocciatura netta per la riforma costituzionale e per il premier Renzi che a Palazzo Chigi ha annunciato le sue dimissioni: «In Italia non vince mai nessuno ma non perde mai nessuno. Io sono diverso e dico ad alta voce, anche se con il nodo in gola, che ho perso».
Il dopo-Renzi: da ottobre governo tecnico Padoan ed elezioni nel 2017
Verso elezioni anticipate, governo ponte: Mattarella incarica Grasso? Incognita mercati
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è recato stamane al Quirinale – si è appreso da fonti della maggioranza – per un colloquio ufficioso di oltre un’ora con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nel pomeriggio è previsto un consiglio dei ministri. Dopodiché Renzi dovrebbe salire ufficialmente al Colle per rassegnare le sue dimissioni.
Mattarella potrebbe decidere di accettare le dimissioni di Renzi solo dopo l’approvazione della legge di Bilancio. Oppure potrebbe affidare l’incarico a Pier Carlo Padoan (che oggi non è partito per Bruxelles per partecipare all’Eurogruppo ma ha mandato al suo posto il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via) con l’obiettivo di traghettare il Paese fino a nuove elezioni.
L’incognita del dopo Renzi
«Il Capo dello Stato darà l’incarico a una personalità che lavorerà a misurare le disponibilità per un governo necessario al paese». Ne è convinto l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema. «Si dovrà verificare il senso di responsabilità delle forze politiche e credo che ci sia una maggioranza in Parlamento che non intenda favorire lo scioglimento irresponsabile delle Camere. Andare a votare ora sarebbe irresponsabile anche perché la Consulta deve ancora pronunciarsi sull’Italicum. E mi auguro che l’assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile». Non sono della stessa idea, però, la maggior parte dei leader del fronte del No: Salvini, Meloni e Grillo hanno espresso, commentando il risultato, l’urgenza di un ritorno alle urne.
L’euro scivola ai minimi da 20 mesi dopo l’annuncio delle dimissioni di Matteo Renzi. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.La moneta unica torna così ai livelli del marzo 2015, cedendo più terreno rispetto a quanto accadde dopo la Brexit.
E ora, dall’Asia all’Europa passando per gli Stati Uniti, tutti gli occhi sono puntati sui mercati e su come apriranno le principali borse dopo l’annuncio delle dimissioni di Matteo Renzi. Borse sulle quali non potrà non pesare l’incertezza sul futuro dell’Italia e dell’Europa.
La reazione più evidente al momento è il crollo dell’euro, che scivola ai minimi degli ultimi 20 mesi, poco sopra quota 1,05 sul dollaro. Peggio di quanto accadde subito dopo lo shock della Brexit, sottolineano gli analisti. La Borsa di Tokyo ha aperto in calo dello 0,41%.
La moneta unica subito dopo il passo indietro del presidente del Consiglio italiano è scivolata a 1,0506 dollari, il livello più basso dal marzo 2015, per poi risalire leggermente a quota 1,0524 dollari (-1,3%). La prospettiva della parità fra moneta unica e biglietto verde – sostengono alcuni commentatori – non è più così improbabile.
Occhi puntati – oltre che su Milano e sulle principali piazze finanziare europee – anche sull’effetto che la vittoria del ‘No’ al referendum italiano e le dimissioni del governo Renzi avranno sull’andamento di Wall Street, dopo la striscia positiva di chiusure record inanellata dalla vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane.
Grandi città, a Firenze record affluenza
Nelle grandi città la maggiore affluenza per il referendum, a chiusura delle urne, è stata registrata a Firenze, dove ha votato il 77,14% degli aventi diritto. A Roma la percentuale dei votanti è stata del 69,82%, meno che a Milano, dove ha votato il 71,71 degli aventi diritto. Alta affluenza anche a Bologna (75,14). Nelle altre città è stata inferiore al 70 per cento: a Cagliari 67,36%, a Bari 63,17%, Catanzaro 58,48%, Palermo 55,94%, Napoli 53,86%.
Voto estero in controtendenza, Sì verso il 60%
Il voto degli italiani all’estero è l’unico in controtendenza con la prevalenza del No alla riforma costituzionale che si è delineato dallo scrutinio in tutta Italia. Al momento i risultati delle prime 80 sezioni scrutinate su 1.618 nel seggio di Castelnuovo di Porto vedono il Sì al 63,5% e il No al 36,5%, con punte in favore della riforma nelle sezioni delle capitali europee.
Smuraglia: «Ha vinto la Costituzione»
«Ancora una volta ha vinto la Costituzione, contro l’arroganza, la prepotenza, la mancanza di rispetto per la sovranità popolare e i diritti dei cittadini. Hanno usato tutti gli strumenti possibili, il denaro, la stampa, i poteri forti, gli stranieri; sono ricorsi al dileggio e alla diffamazione degli avversari, ma il popolo italiano non si è lasciato convincere e ha dato una dimostrazione grandiosa di maturità». È questo il commento del presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia.
1.13 Alfano: Abbiamo giocato bella partita e l’abbiamo persa
«Insieme a milioni di italiani, abbiamo giocato una bella partita e l’abbiamo persa. E’ stato bello e giusto giocarla: per l’Italia». Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
1.12 Di Maio: “Non ci sottrarremo alle responsabilità”
«Il M5s non si sottrarrà alle responsabilità che servono per andare alle elezioni. È finito il tempo delle scorciatoie». Lo ha detto il deputato M5s Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Camera dove ha aggiunto: «ora la parola ai cittadini italiani che si sono già espressi con questo referendum».
00.58 Salvini: «Giornata di liberazione nazionale»
«Serata eccezionale, una giornata di liberazione nazionale». Lo ha detto Matteo Salvini in conferenza stampa in via Bellerio, dopo l’annuncio delle dimissioni di Renzi. «Renzi lascia un Paese diviso», ha aggiunto.
00.57 Smuraglia: «Ha vinto la Costituzione»
«Ancora una volta ha vinto la Costituzione, contro l’arroganza, la prepotenza, la mancanza di rispetto per la sovranità popolare e i diritti dei cittadini. Hanno usato tutti gli strumenti possibili, il denaro, la stampa, i poteri forti, gli stranieri; sono ricorsi al dileggio e alla diffamazione degli avversari, ma il popolo italiano non si è lasciato convincere e ha dato una dimostrazione grandiosa di maturità». Lo afferma il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia commentando il voto del referendum.
00.47 Grillo: «Addio Renzi, ha vinto la democrazia»
«Evviva! Ha vinto la democrazia». Lo scrive sul suo blog, Beppe Grillo, in un post a sua firma. Grillo scrive ancora: «Questo voto ha due conseguenze: Addio Renzi, e gli italiani devono essere chiamati al voto al più presto».
00.45 Di Battista: «Sono felice, abbiamo dato il massimo»
«Abbiamo dato il massimo. Grazie a tutti. Sono davvero felice». Così il deputato M5s Alessandro Di Battista che posta su Instagram un sua foto con in mano il casco con cui ha guidato il suo scooter durante il Costitution Tour.
00.38 Telefonata Renzi-Mattarella
Il premier Matteo Renzi ha telefonato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una volta confermato l’esito negativo del referendum, prima della conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni.
00.28 Renzi: «Domani consegno dimissioni al Presidente della Repubblica»
Andiamo via senza rimorsi perché abbiamo combattuto la nostra battaglia. Questa esperienza politica finisce qui» ha detto Renzi in conferenza stampa da Palazzo Chigi. «Domani riunirò il consiglio dei ministri e poi consegnerò le mie dimissioni al Presidente della Repubblica».
00.24 Renzi: «Ho perso e lo dico ad alta voce»
«In Italia non vince mai nessuno ma non perde mai nessuno. Io sono diverso e dico ad alta voce, anche se con il nodo in gola, che ho perso». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «Quando uno perde non può fare finta di nulla, non possiamo permetterci di galleggiare».
***
Il popolo italiano “ha parlato in modo inequivocabile chiaro e netto“, ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Questa riforma è stata quella che abbiamo portato al voto, non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi. Come era chiaro sin dall’inizio l’esperienza del mio governo finisce qui”, ha detto ancora Renzi. “Domani pomeriggio riunirò il consiglio dei ministri e poi salirò al Quirinale per consegnare al presidente della Repubblica le dimissioni“.
In base alla terza proiezione Emg per La7, sul referendum, con copertura al 53%, il Sì si attesta al 40,5% e il No al 59,5%. Questo dato conferma la precedente proiezione.
“Addio Renzi” ora, “gli italiani devono essere chiamati al voto al più presto. La cosa più veloce, realistica e concreta per andare subito al voto è andarci con una legge che c’è già: l’Italicum”: lo scrive il leader del M5s Beppe Grillo suo blog.
Grande soddisfazione del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, tra i principali sostenitori del No: «Noi siamo pronti a votare il prima possibile con qualunque legge elettorale» perché «se gli italiani vogliono scelgono un governo. Noi siamo pronti e pensiamo di poter vincere». Secondo il capogruppo dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, «il Pd ha la maggioranza ed ha il dovere di fare un altro governo visto che in Parlamento ha la maggioranza ma senza Renzi».
Silvio Berlusconi non ha commentato davanti alle telecamere ma una sua dichiarazione è stata riportata da fonti parlamentari: «Renzi per una volta ha mantenuto la parola, aveva detto che si sarebbe dimesso e lo ha fatto». Per Luigi Di Maio del M5S «ha perso l’arroganza al potere. Noi ora siamo pronti a partecipare con il presidente Mattarella a tutte le mosse necessarie per arrivare a nuove elezioni politiche».
Il premier Matteo Renzi annuncia le dimissioni dopo la sconfitta nel referendum costituzionale: «Ho perso e a saltare è la mia poltrona. L’esperienza del governo è finita e nel pomeriggio salgo al Colle per dimettermi». Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi nel corso di una dichiarazione alla stampa a Palazzo Chigi dopo l’esito del referendum. «Volevo tagliare le poltrone della politica e alla fine è saltata la mia», ha aggiunto.
“Mi assumo tutte le responsabilità”
«Si può perdere un referendum, ma non si perde il buon umore. Io ho perso e lo dico a voce alta, nella politica italiana non perde mai nessuno. Io credo nella democrazia, andiamo via senza rimorsi- ha aggiunto-. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta e dico agli amici del Sì che ho perso io, non voi. Tutto il Paese sa di poter contare su un guida autorevole e salda come quella del presidente Mattarella. Il governo – ha assicurato il premier – sarà al lavoro nei prossimi giorni per assicurare l’iter della legge di bilancio e seguire i provvedimenti sul post sisma. Qui in questa sala saluterò il mio successore, chiunque egli sarà, e gli consegnerò la campanella e il dossier delle cose che restano da fare».
Il “grazie” alla moglie Agnese
«Grazie ad Agnese, per aver sopportato la fatica di questi mille giorni e per come ha splendidamente rappresentato il nostro Paese. Grazie ai miei figli. Sono stati mille giorni che sono volati, ora per me è tempo di mettersi in cammino».
Chiamati a votare per il referendum costituzionale sono 46.714.950 di elettori, nei 7.998 Comuni e nelle 61.551 sezioni elettorali del territorio nazionale. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha già comunicato che parlerà da Palazzo Chigi alle 24.
normal
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Forse si. Forse anche un dieci per cento di quelli che han votato no lo ha fatto.
I rimanenti però no è.
Non pigliamoci in giro fino a questo punto…
normal
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Quindi, festa e bevute fin che ci si fa. Poi sarà quel che sarà.
In culo all’Europa, a Renzi, a Grillo a Salvini…
Mulder
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Quelli invece che hanno Perso, sono quel mix massonico-mafioso al servizio della cupola militar-finanziaria occidentale: Dinastie Bancarie, Multinazionali, Informazione, Servizi Segreti, NATO. I Padroni dell’Universo hanno perso, anche solo in questo round..
Il Baro, scoperto con le carte truccate, ha soffocato a stento la rabbia per il tradimento, fingendo di perdere con una Dignita’ mai posseduta.. La Plebe, infedele, che credeva di aver in pugno col ricatto e la paura, lo ha ferito nell’orgoglio. La Batosta e’ stata durissima ed imprevedibile, pur con l’utilizzo di ogni trucco.
Forse ora si sentira’ sollevato, poiche’ il compito di risollevare il Paese era per lui impossibile, essendo solo inadeguato e spaccone.
Le lacrime della Escort Etrusca, hanno sottolineato le parole ispiratrici della sua Politica : mo’ so’ cacchi vostri..!! Forse, ma credo che gli Italiani abbiano imparato qualcosa in piu’, nell’affrontare un sistema politico che ha solo propri interessi, ambizioni, voti di scambio e poltrone, per conservare privilegi, posizioni e rendite, tutto quello che la nostra Costituzione nega.
Forse, non abbiamo piu’ paura…ma ora dobbiamo far governare la vittoria.
peter pan
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Consuelo
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hai votato sì perchè non volevi sbugiardare D’Alema che ebbe a dire ” sono gli anziani che voteranno sì perchè non capiscono”
robyuankenobi
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m.mazzoni
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robyuankenobi
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robyuankenobi
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Consuelo
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peter pan
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Di fronte al risultato di protesta del NO non posso che inchinarmi. Rimango comunque sulla riva del fiume e aspetto di vedere che cosa questa itaglia sarà in grado di ricreare dalle macerie. Ronin dice che potrebbe andare al potere Normal; credo abbia ragione, io dico solo che la storia insegna…
Per quanto mi riguarda chiaramente io rappresento solo un voto del 40% degli italiani votanti SI, una nullità, mi resta solo da attendere in silenzio.
A presto.
Cesare58
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