Padoan: rialzo spread ‘anche’ per debito Italia troppo alto. Btp in consolidamento

L’allargamento dello spread cui si sta assistendo in questi giorni mostra che un Paese ad alto debito come l’Italia deve continuare ad operare per la sua riduzione. Lo …

L’allargamento dello spread cui si sta assistendo in questi giorni mostra che un Paese ad alto debito come l’Italia deve continuare ad operare per la sua riduzione.

Lo ha detto oggi il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervenendo ad un convegno.

“Le vicende di questi giorni e di queste ore ci ricordano in modo sgarbato che un paese ad alto debito non può permettersi di non continuare a operare per la sua discesa”, ha detto il ministro parlando dell’aumento dello spread.

Bond & spread: sale allarme per Francia e Italia, i paesi Ue a rischio populismo

Appesantito dall’incertezza politica, ieri lo spread del Btp con il Bund si è portato sopra i 203 pb, massimo da ottobre 2014, e quest’oggi staziona in area 200. (Reuters)

***

I Btp appaiono in consolidamento dopo il calo registrato nel corso della seduta di ieri e assistono a un relativo placarsi della spinta alle vendite, dopo i tentativi compiuti dal presidente della Bce di rassicurare il mercato. Lo spread Italia-Germania resta ancorato al di sotto dei 200 punti base dopo una chiusura ieri a 202. Resta tuttavia la paura per una tenuta dell’euro.

** A determinare l’annaspare dei periferici è clima di incertezza politica creato nella zona euro dalla minaccia della candidata dell’estrema destra francese alla presidenza Marine Le Pen, che fa dell’uscita di Parigi dalla valuta unica uno dei cavalli di battaglia della propria campagna elettorale. Ieri il decennale francese è arrivato a rendere il massimo da settembre 2015 a 1,160%.

** “Draghi, nel suo intervento al Parlamento europeo, ieri ha tentato di rassicurare il mercato. Oggi possiamo dire che il mercato sta metabolizzando le sue parole e si vede un affievolirsi delle spinte al rialzo det tassi” dice Vincenzo Longo, strategist di Ig. Ieri il presidente della Bce Mario Draghi ha ricordato che lo spread tra governativi della zona euro non fa parte degli obiettivi Bce ed eventuali deviazioni dallo schema degli acquisti Qe in base alle quote del capitale detenute dai singoli Paesi della zona euro dovrebbero essere ricomposte in tempi relativamente brevi. Draghi ha inoltre escluso l’ipotesi di un’Europa a doppia velocità, con una separazione tra ‘virtuosi’ e ‘indisciplinati’.

** Ha segnato un progressivo ampliamento il differenziale Francia-Germania cha stamane ha aperto a 78 punti base e che aveva invece chiuso il mese di gennaio a 61 punti base. Attorno alle 12 quota invece 75 punti base dopo aver segnato 78 punti base (massimi da novembre) e da una chiusura di ieri a 77 punti base. Il rendimento del decennale di riferimento francese alla stessa ora quota invece 1,102% da una chiusura a 1,141%.

** “L’Italia è fra i Paesi che maggiormente risentono del problema determinato dalla Francia. I rischi di disgregazione della zona euro che stiamo vedendo adesso sono più gravi di quelli affrontati con la Grecia. Allora si trattava di un Paese piccolo. Parlando di Francia e Italia parliamo invece di due pilastri” dice ancora Longo.

** Lo spread Italia-Spagna nel medio termine si è tuttavia ristretto, a riflesso di un miglioramento della performance della carta italiana. Attorno alle 12 il differenziale fra i decennali italiano e spagnolo quota 59 punti base da una chiusura di ieri a 61 punti base e da una chiusura di gennaio a 69 punti base. (Reuters)

 

Tag

Partecipa alla discussione