Una anziana coppia di pensionati italiani a bordo di una utilitaria, ha cercato di oltrepassare il valico di Como-Brogeda con 110.000 euro ciascuno occultati in una panciera indossata sotto i vestiti. Fermati e denunciati.
Sessantotto controlli doganali in meno di 60 giorni hanno permesso di ‘rintracciare’ 70 milioni di euro depositati in banche e finanziarie svizzere. Praticamente, più di un milione di euro a controllo.
Non si tratta di auto con doppi fondi cariche di banconote fermate dalla Guardia di Finanza al confine italo-svizzero, ma “solamente” di documentazione valutaria riconducibile a conti correnti e rapporti bancari di istituti elvetici intestati a cittadini italiani.
Infatti, mentre cala l’esportazione di valuta all’estero attraverso i metodi classici degli “spalloni” negli ultimi anni sta aumentando vertiginosamente il “traffico” di documenti valutari “sospetti”.
Fonte: Panorama