L’irrigidimento questa settimana nei mercati monetari cinesi si sta rivelando particolarmente doloroso per le “banche ombra” del paese. Mentre i tassi sui prestiti interbancari sono in salita su tutta la gamma, l’aumento è stato insolitamente forte per le istituzioni non bancarie, comprese le società che intermediano titoli e quelle di investimento. Stanno ora pagando ciò che equivale a un premio record sui fondi a breve termine relativi alle grandi banche cinesi, secondo i dati compilati da Bloomberg.
Il premio si riflette nello spazio di sette giorni tra il tasso di riacquisto fisso della Cina e il tasso medio ponderato, che ha registrato un ampliamento a un massimo di 2,47 punti percentuali mercoledì, dopo che alcuni piccoli istituti di credito hanno mancato i pagamenti su alcune scadenze sul mercato interbancario.
I mutuatari non bancari tendono ad avere una maggiore influenza sul fixing, mentre le grandi banche hanno più influenza rispetto alla media ponderata.
“E ‘più costoso e difficile per le istituzioni finanziarie non bancarie ottenere finanziamenti sul mercato”, ha dichiarato Becky Liu, responsabile della strategia macro sulla Cina di Standard Chartered Plc. a Hong Kong. “Istituti di credito più grandi che hanno accesso ai finanziamenti regolamentati per la maggior parte non stanno facendo prestiti”.
L’irrigidimento dei mercati monetari cinesi può essere spiegato in parte da fattori tecnici, tra cui l’accaparramento della cassa da parte delle banche prima dei controlli normativi di fine trimestre. I mercati monetari potrebbero far fronte a uno stress ancora maggiore alla fine di giugno, quando i controlli di fine trimestre coincideranno con un altro possibile aumento dei tassi negli Stati Uniti, ha detto Tommy Xie, economista presso Oversea-Chinese Banking Corp. di Singapore.
Il tasso di riacquisto a sette giorni è sceso di 50 punti base al 5% mercoledì dopo gli interventi della PBOC, mentre la media ponderata è scesa di 16 punti base al 2,93% a Shanghai.