Come banchiere, nel rispetto degli standard etici, decide di non supportare il settore Difesa (bond, a parte). Come ex banchiere prende la guida di un colosso della Difesa del calibro di Leonardo-Finmeccanica.
Il 21 settembre 2010 Alessandro Profumo si dimette dalla carica di amministratore delegato di Unicredit al fine di evitare uno scontro tra i grandi azionisti nel cda.
Quindi riassumendo: come banchiere, nel rispetto degli standard etici, decide di non supportare il settore Difesa (bond, a parte). Come ex banchiere prende la guida di un colosso della Difesa del calibro di Leonardo-Finmeccanica. Che voglia eticizzare anche il gruppo di piazza Montegrappa? Chissà.
Da quel che si mormora nei palazzi romani il mandato dell’ex banchiere potrebbe essere quello di dismettere una parte del settore armi di Leonardo, uscire dagli Stati Uniti vendendo la quota di minoranza della controllata Drs che opera nel comparto dei componenti elettronici per la difesa americana (ironia della sorte, nel 2009 Profumo aiutò Finmeccanica ad acquistarla con il bond suddetto) e togliendosi dall’impiccio delle ricadute industriali e occupazionali del progetto degli aerei da combattimento F35 che i pacifisti «di lotta e di governo» hanno sempre visto con il fumo negli occhi perché troppo «yankee».
Fonte: Il Giornale
robyuankenobi
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