Bce, tassi invariati. Draghi: Quantitative easing per ora e sempre

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello …

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%. Lo comunica la Bce.

La Bce prevede di mantenere i livelli dei tassi di interesse al livello attuale o più basso per un periodo prolungato e anche oltre l’orizzonte temporale del quantitative easing che, al momento, è atteso concludersi a dicembre.

Se le prospettive dell’economia peggioreranno, il programma di acquisti di Bond previsto dal piano di quantitative easing può essere rafforzato in termini di volume degli acquisti e prolungato anche oltre la scadenza attualmente stabilita a dicembre 2017, afferma la Bce che intanto ha fissato a 60 miliardi di euro mensili il piano di acquisti fino a fine dicembre, ricordando che in ogni caso il Qe andrà avanti, finchè l’inflazione non mostrerà un ritmo di crescita verso l’obiettivo vicino al 2%.

Nonostante la risalita dell’inflazione dei mesi scorsi nell’area euro, le “pressioni sottostanti” sui prezzi “restano sottotono” e “resta necessario un grado molto consistente di accomodamento monetario”, per favorire un ritorno del carovita a livelli di normalità.

Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.

“Se le prospettive diventassero meno favorevoli, o incoerenti con l’aggiustamento richiesto dell’inflazione, restiamo pronti ad aumentare” il programma di stimoli tramite gli acquisti di titoli, facendo leva, ha precisato Draghi, sulla sua durata o mole mensile. (Askanews)

Euro/dollaro  (intraday)

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BCE: riunione interlocutoria

Pochi spunti dalla riunione di oggi, sostanzialmente interlocutoria, in vista dell’incontro dell’8 giugno che si terrà in Estonia e durante il quale saranno presentate le previsioni aggiornate su crescita ed inflazione.

I rischi al ribasso sulla crescita sono ulteriormente diminuiti, e sono molto vicini ad essere bilanciati.

Immutato il giudizio sull’inflazione: la BCE non è ancora fiduciosa che l’inflazione sia su un sentiero di recupero stabile, sebbene vi siano primi timidi segnali in tal senso.

Sul tema tapering e forward guidance, Draghi ha sottolineato che non è ora il momento di discutere della sequenza di azioni da porre in essere per iniziare a rimuovere le manovre in corso.

Non è stata discussa la modifica del meccanismo di prestito titoli, che comunque è gestito a livello di singole banche centrali nazionali.

Reazione mercati: le parole più ottimistiche sulla crescita hanno inizialmente fatto apprezzare l’euro. Successivamente, i toni più morbidi sul tema inflazione hanno consentito un ritorno del cambio sotto quota 1,09 accompagnato anche da un calo dei tassi governativi. Invariate le borse.

a cura di Ufficio Market Strategy – MPS Capital Services

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