Marzo vede accelerare la raccolta del sistema del risparmio gestito che sale a 10,1 dai 7,45 miliardi di febbraio, con un bilancio per il primo trimestre di 22,2 miliardi circa.
Questa la fotografia, provvisoria, scattata dalla mappa mensile a cura di Assogestioni che vede il patrimonio dell’industria salire a 1.962.260 milioni di euro.
Al risultato di marzo hanno contribuito quasi in egual misura le gestioni collettive (5,2 miliardi) e le gestioni di portafoglio (4,9 miliardi), queste ultime dominate dalle sottoscrizioni di mandati istituzionali (4,3 miliardi).
L’andamento della raccolta dei fondi aperti continua ad evidenziare una preferenza per gli obbligazionari (+1,87 miliardi a marzo), seguiti da bilanciati (+1,66 miliardi) e dai flessibili (1,56 miliardi). Segno più anche per gli azionari, che incassano 727 milioni, mentre proseguono i deflussi dei monetari (-633 milioni). Si conferma la fortuna dei prodotti domiciliati all’estero, che intercettano la quasi totalità dei flussi (4,84 miliardi), rappresentando il 73,4% del patrimonio dei fondi aperti.
Poste Italiane chiude il mese con afflussi per 706 milioni circa grazie al contributo dei mandati istituzionali.
A livello di singoli gruppi si segnala poi il risultato notevole del gruppo Bnp Paribas che, nel solo mese di marzo, mette a segno una raccolta di 3,7 miliardi di euro grazie a mandati istituzionali per 3,39 miliardi. Raccolte superiori al miliardo per il gruppo Intesa Sanpaolo (1,35 miliardi) e Amundi (1,56 miliardi) mentre Pioneer Investments vede uscire 1,19 miliardi. (Reuters)