Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, smentisce di aver chiesto a Unicredit di acquistare Banca Etruria, istituto di credito salvato dalla bancarotta del quale suo padre Pier Luigi è stato vice presidente, e annuncia azioni legali nei confronti di chi sostiene il contrario.
La presa di posizione dell’ex ministro delle Riforme Pd vicinissima a Matteo Renzi arriva dopo la pubblicazione di alcuni stralci del nuovo libro di Ferruccio De Bortoli nel quale l’ex direttore del Corriere della Sera scrive che “Maria Elena Boschi nel 2015 non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria”.
De Bortoli ha confermato a Reuters il contenuto delle anticipazioni.
Unicredit non ha commentato.
Maria Elena Boschi e Matteo Renzi, la relazione che puntella il governo
Banca Etruria, insieme con Banca Marche, CariFerrara e CariChieti è stata salvata dal governo con una operazione costata oltre 5 miliardi.
Nel pomeriggio, molti partiti di opposizione hanno chiesto che Boschi riferisca in Parlamento. M5s e Lega vogliono le dimissioni dell’ex ministro.
In serata, Boschi scrive su facebook: “La storia di Banca Etruria viene ciclicamente chiamata in ballo per alimentare polemiche. Vediamo di essere chiari: non ho mai chiesto all’ex AD di Unicredit, Ghizzoni, né ad altri, di acquistare Banca Etruria. Ho incontrato Ghizzoni come tante altre personalità del mondo economico e del lavoro ma non ho mai avanzato una richiesta di questo genere. Sfido chiunque e ovunque a dimostrare il contrario”.
“E siccome sono stupita per questa ennesima campagna di fango, stavolta ho affidato la pratica ai legali per tutelare il mio nome e il mio onore”, aggiunge Boschi.
Rivolgendosi ai 5 Stelle, i primi ad aver chiesto le sue dimissioni, dice senza citarli: “Chi è in difficoltà per le falsità di Palermo o per i rifiuti di Roma non può pensare che basti attaccare su Arezzo per risolvere i propri problemi”. (Reuters)
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Dopo le indiscrezioni diffuse da Ferruccio De Bortoli, la sottosegretaria ricorda il suo intervento parlamentare del 18 dicembre del 2015 e conferma quanto detto in quell’occasione. Di Battista: “Gentiloni ci deve mettere la faccia”
Di Battista: “Gentiloni ci deve mettere la faccia”
La questione di Banca Etruria ha sollevato da subito le proteste del Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio e Beppe Grillo hanno chiesto le dimissioni della sottosegretaria e il leader M5S ha annunciato che si valuteranno “anche possibili azioni sul fronte giudiziario”. Mentre Alessandro Di Battista, durante la conferenza stampa indetta oggi dal movimento sul caso Boschi, ha detto: “Gentiloni ci deve mettere la faccia, ci deve dire da che parte sta, se sta dalla parte dello Stato italiano o guarda solo al quel fazzoletto di terra che guarda a Rignano sull’Arno, che sarebbe meglio chiamare Rignano sull’Arcore”.
Mentre il capogruppo dei penta stellati alla Camera, Roberto Fico, garantisce che le prime richieste che verranno fatte saranno “l’immediata calendarizzazione per dare via alla Commissione di inchiesta sulle banche”, alla quale seguirà “l’informativa urgente a Gentiloni: chiediamo che siano levate le deleghe a Boschi. Si tratta di una vera e propria sfiducia che chiediamo tramite il governo”.
Cesare Mais
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nerio e roby, si potrebbe anche riesumare questo:
Partito Indipendente
nerio
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robyuankenobi
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nerio
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belfagor
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robyuankenobi
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nerio
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Altra particolarità la Carfagna doveva la carica istituzionale all’avvenenza ed era quotata come la bella oca, a questa mai un giudizio sui mezzi usati per la scalata alle poltrone, probabilmente perchè trattasi di gazza ladra e non di bella oca.
robyuankenobi
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