Anche San Marino ha una sua banca di sistema. Sembrerebbe impossibile, che uno Stato così piccolo possa avere un istituto di “bandiera”, ma è accaduto davvero.
Come riporta “Il Sole 24 Ore”, domenica 9 luglio il Congresso di Stato (il governo per S. Marino) ha deliberato una serie di misure per cedere l’attivo e il passivo di Asset Banca, istituto posto in liquidazione coatta amministrativa, alla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Un’operazione che secondo una nota del Congresso di Stato è «di fondamentale importanza per garantire stabilità al sistema».
Il decreto stabilisce, tra l’altro, «le modalità di conversione dei depositi fissando il complessivo ammontare dei rapporti passivi ceduti, riferibili a conti correnti, certificati di deposito, depositi a termine e obbligazioni non subordinate, che superi, per ciascun depositante, l’importo 50.000 euro, è convertito, esclusivamente per l’integrale somma eccedente i 50.000, in obbligazioni non subordinate emesse da Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino aventi scadenza triennale, remunerate ad un tasso non inferiore all’1,5%».
La nota del Governo di San Marino, diffusa al termine della riunione svoltasi domenica sera, aggiunge che l’Esecutivo del Titano «è impegnato a predisporre un piano strutturato per salvaguardare e sostenere gli interessi dei risparmiatori e dei depositanti e per assicurare la stabilità del sistema economico e finanziario della Repubblica di San Marino».
In questa ottica, la cessione da Asset Banca a Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino (Carisp) dei beni, diritti e rapporti giuridici «rappresenta un atto necessario a cui seguirà anche l’azione di rilancio di Carisp attraverso la rapida approvazione del bilancio di esercizio 2016 e la predisposizione del piano industriale. A questi passaggi, il Governo intende fornire il massimo supporto e sostegno.»