Ancora 15 anni e saranno al lavoro strumenti così potenti da “ascoltare” le onde gravitazionali prodotte dal Big Bang: “Per la prima volta si potranno avere dati che descrivono la nascita dell’universo”, ha detto il fisico Kip Thorne, uno dei pionieri della ricerca sulle onde gravitazionali e tra i fondatori di Ligo, il rivelatore americano che ha permesso di scoprirle, con la collaborazione europea Virgo.
A Venezia per seguire il convegno internazionale della Società europea di Fisica (Epr), organizzato da Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) e università di Padova, Thorne è stato premiato dai fisici europei con il tedesco Rainer Weiss e all’americano Barry Barish, per il suo contributo alla ricerca sulle onde gravitazionali. Per lo stesso motivo sono considerati i più probabili candidati al Nobel per la fisica.
Professore emerito del California Institute of Technology (Caltech), Kip Thorne divide la sua passione per la scienza con quella per la fantascienza dopo aver teorizzato la possibilità di viaggiare tra le stelle sfruttando i cunicoli dello spazio-tempo e che ha contribuito a realizzare il film “Interstellar”, di Christopher Nolan.
Con lo stesso entusiasmo guarda al futuro della ricerca sulle onde gravitazionali: “fra cinque-dieci anni ci aspettiamo che il rivelatore Ligo, con Virgo, possa dare una prima evidenza della fondo cosmico di microonde”, ha detto riferendosi al rilevatore che si trova in Italia, a Cascina (Pisa), e che a breve potrebbe cominciare a prendere dati nella sua nuova versione avanzata. Virgo fa parte dell’osservatorio europeo Ego (European Gravitational Observatory) fondato e finanziato da Infn e Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs).
A completare il quadro di quanto e’ accaduto subito dopo il Big Bang, tra 15 anni si attendono i dati di Lisa, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) progettata per catturare i segnali delle onde gravitazioni dallo spazio.