Sembra la trama di un film, anzi il remake di una pellicola di successo, “Life”, uscita proprio quest’anno. Invece è tutto vero: la Nasa ha pubblicato un annuncio di lavoro per trovare “ufficiali addetti alla protezione planetaria”, con mansioni a dir poco singolari: “Evitare la contaminazione organica e biologica nell’esplorazione spaziale sia umana che robotica”.
Che sia questa la prova provata dell’esistenza di altre forme di vita nell’Universo? Nonostante il roboante annuncio, spiace deludere le aspettative di chi da anni sostiene questa tesi, ma si tratta di un protocollo di sicurezza quasi “standard” per la Nasa, che non lascia nulla al caso ogni volta che manda in orbita uno dei suoi gioielli da milioni di dollari. E quindi non si può dare per scontato che non ci siano forme aliene in giro per tra stelle e pianeti, soprattutto ora che si fa sempre più concreto il progetto di sbarcare su Marte, forse con uomini, sicuramente con robot dall’intelligenza artificiale avanzata.
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Serve allora una contromisura qualora gli “omini verdi” esistano davvero, per scongiurare anche il rischio minimo di contaminazione per astronauti, navicelle e sonde, “infettando” la Terra.
Il “guardiano planetario”, ad ogni modo, non è un’invenzione del nuovo Millennio, anzi questa figura fu creata già nel lontanissimo 1967, ai tempi del Trattato spaziale Usa. Ora, però, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impegna i nuovi “guardiani” a proteggere la Terra da potenziali contaminazioni di forme aliene provenienti da pianeti come Marte, coperto d’acqua, dove si suppone che possano esserci segni di vita.
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I candidati che supereranno le prove selettive saranno inseriti anche nella missione (approvata dal Congresso americano e finanziata con 2,7 miliardi di dollari di fondi) verso “Europa”, una luna di Giove, che ha come scopo quello di analizzarne la superficie per sapere se sia abitabile o meno.
Per il posto di lavoro alla Nasa i requisiti fondamentali sono la cittadinanza americana e l’essere totalmente all’oscure sulle minacce aliene provenienti dallo spazio.