“Stiamo riflettendo sul quadro delle minacce in evoluzione, incluso il terrorismo, per vedere se possiamo migliorare” il Trattato di Schengen. “Presenteremo presto la nostra proposta”. Lo ha detto il commissario europeo alla Sicurezza Julian King, rispondendo alle domande dei cronisti, confermando direttamente i rumors, divenuti sempre più insistenti nelle ultime settimane, su un possibile cambiamento delle norme sulla libera circolazione dei cittadini europei nell’area Ue.
In vigore verifiche sistematiche su banche dati viaggiatori
Nella Ue sono definitivamente entrate in vigore le verifiche sistematiche nelle banche dati di sicurezza di tutti i viaggiatori, compresi i cittadini dell’Unione, che attraversano le frontiere esterne. Lo ha indicato la Commissione europea che ha presentato giovedì 7 settembre le proposte per rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne, migliorare lo scambio di informazioni tra Stati membri, e circoscrivere lo spazio in cui i terroristi operano.
L’Europa vacilla: Commissione Ue proroga sospensione Schengen per altri 6 mesi
L’esecutivo comunitario ha indicato anche che l’accordo politico sul sistema di ingressi/uscite nella Ue consentirà di registrare i dati di ingresso e uscita dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne. Quanto al sistema europeo di informazione e autorizzazione per i viaggi (Etias), questo permetterà di effettuare controlli di sicurezza sui passeggeri che viaggiano in Europa in regime di esenzione del visto prima di arrivare alle nostre frontiere.
La fine di Schengen costerebbe 1.400 miliardi all’Unione europea
La Commissione ha proposto norme per rafforzare il sistema d’informazione Schengen (Sis), che si è rivelato il più efficace strumento dell’Ue di contrasto della criminalità. E per contrastare il finanziamento del terrorismo, la Commissione ha presentato tre proposte per completare il quadro giuridico sul riciclaggio di denaro, i flussi illeciti di contante e il congelamento e la confisca dei beni.