Continua a sgonfiarsi con fragore e perdite pesantissime per gli ultimi arrivati la bolla di Bitcoin. Dopo un rialzo forsennato, in verticale, e’ venuto il momento dei sell senza freni. Come avviene con tutti gli asset super-speculati.
La criptomoneta è arrivata a perdere oggi -12.29% scendendo a quota $3,398.26 nel corso della seduta. Pochi giorni fa (l’8 settembre) aveva toccato i massimi assoluti a quota $4,698.73.
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Ieri Jamie Dimon, CEO di JP Morgan ha definito la moneta digitale una “truffa” destinata inevitabilmente a “fare una brutta fine”.
Bitcoin, Dimon (Jp Morgan): è una “frode”, “non finirà bene”
A provocare il crollo aggiuntivo di oggi (-20% in due giorni, ufficialmente mercato Orso) o la notizia che BtcChina, una delle maggiori piattaforme di scambio della criptovaluta del Dragone ha annunciato la chiusura di tutte le transazioni a partire dal 30 settembre.
Qualche tempo fa la Cina ha messo al bando le criptovalute. Le autorità monetarie di Pechino si sono scagliate contro quelle procedure di sottoscrizione che vengono effettuate per creare le monete virtuali, come il Bitcoin appunto, considerandole come raccolte di finanziamenti non autorizzate.
Queste procedure sono note come “ICO”, acronimo di Initial Coin Offering o offerta pubblica di moneta, e nell’ultimo anno sono riuscite a rastrellare complessivamente circa 1 miliardo di dollari.
Secondo Pechino le ICO possono essere correlate a malversazioni e frodi con il sospetto che il bitcoin possa essere utilizzato come strumento per esportare capitali giocando contro lo yuan.
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