Ancora guai per l’Eliseo. Questa volta non si tratta del palazzo dove risiede il presidente della Repubblica Francese ma del teatro romano diretto dal poliedrico Luca Barbareschi (attore, regista, produttore, sceneggiatore ed ex politico), recentemente accusato di essersi impossessato di sipari, poltrone Frau, moquette e condizionatori d’aria, oltre ad altri impianti teatrali, per un valore complessivo di oltre 813mila euro, appartenenti alla precedente gestione dell’Eliseo, andata fallita nel 2016.
I magistrati romani hanno indagato Barbareschi per i reati di falsa testimonianza e “distrazione senza concorso col fallito”, per aver in modo laterale messo mano ai beni appartenenti al fallimento.
Non bastassero queste grane giudiziarie, l’apertura della imminente stagione teatrale rischia di essere compromessa dalle possibili azioni legali di alcuni creditori della Eliseo srl, di cui lo stesso Barbareschi risulta essere titolare, che reclamano di essere pagati per prestazioni fornite all’inizio di quest’anno.
Come sosteneva lo scrittore e poeta americano George Dennison Prentice, “Alcune persone usano metà del loro ingegno per mettersi nei debiti, e l’altra metà per evitare di pagarli”.
Che sia il caso anche di Barbareschi?
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Dall’archivio, un articolo da SkyTG24 di circa un anno fa: 22 settembre 2018
L’attore ed ex deputato è indagato insieme al suocero ed ex ragioniere dello Stato Andrea Monorchio e al lobbista Luigi Tivelli. I tre sono accusati di traffico di influenze illecite per aver ottenuto illecitamente 8 milioni di fondi pubblici per il teatro.