Nel suo primo discorso da quando è diventata responsabile del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva ha affermato che il mondo si trova a fronteggiare un rallentamento sincronizzato per cui c’è bisogno di una risposta sincronizzata.
In previsione della riunione annuale del FMI a Washington la prossima settimana, Georgieva ha affermato che gli economisti della sua organizzazione si aspettano una crescita più lenta in quasi il 90% dell’economia globale quest’anno. “Mentre aumenta la necessità di cooperazione internazionale, la volontà di impegnarsi diminuisce”.
Possibili default per un totale di $19 miliardi
Secondo Georgievia l’uso di bassi tassi di interesse da parte delle banche centrali nel tentativo di stimolare l’economia ha portato ad un accumulo del debito societario e che vi sarebbe il rischio di default per un totale di $19 miliardi in caso di una grave recessione economica.
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La Brexit senza accordi “spingerebbe il debito nazionale ai livelli mai visti dagli ultimi anni ’60”. “L’economia globale è ora in un rallentamento sincronizzato”, ha detto Georgieva.
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“Questa diffusa decelerazione significa che quest’anno la crescita scenderà al suo tasso più basso dall’inizio del decennio. La prossima settimana rilasceremo le nostre prospettive economiche mondiali che mostreranno revisioni al ribasso per il 2019 e il 2020″.
Dispute commerciali, tensioni geopolitiche e Brexit
“Il FMI è diventato costantemente più pessimista sulla salute dell’economia globale dal 2017, quando vi era la fiducia che fosse finalmente in atto una ripresa sostenuta e sincronizzata dalla crisi finanziaria”. Per Georgieva le prospettive si sono oscurate a causa di una serie di “fratture” – dispute commerciali, tensioni geopolitiche e Brexit tra le altre.
Affrontare il cambiamento climatico, il terrorismo e il riciclaggio di denaro richiede tutta la cooperazione, ha affermato.